Fratelli uccisi in Sardegna, raccolta fondi per il rientro delle salme a Vibo

Promossa dall'agenzia funebre "Baldo". Tutti i proventi saranno interamente devoluti alla famiglia per sostenere le spese vive di trasporto

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Hanno fatto una fine orribile: uccisi e sepolti in una zona di campagna in territorio comunale di Dolianova, nel Cagliaritano. Uniti nella vita e anche nella condivisione di un atroce destino. Rimane lo sgomento a San Gregorio, paese d’origine di Davide e Massimiliano Mirabello, rispettivamente 40 e 35 anni per una fine assurda.

Uccisi e sepolti. I carabinieri di Cagliari avevano sottoposto a fermo con l’accusa di duplice omicidio gli unici due indagati, Joselito Marras, 57 anni e il figlio Michael di 27. Padre e figlio sono stati arrestati dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cagliari. Secondo l’accusa, i due avevano avuto in passato diversi attriti con i fratelli Mirabello, legati a un terreno confinante e avrebbero ucciso i fratelli nascondendone poi i cadaveri. Pochi giorni fa il pm di Cagliari aveva i scritto nel registro degli indagati una terza persona accusata di favoreggiamento.

Raccolta fondi. L’agenzia funebre “Baldo” si è fatta promotrice di una raccolta fondi per il rientro delle salme dei fratelli Davide e Massimiliano Mirabello. Chiunque voglia contribuire e attivarsi a sostegno di questa nobile causa dando forma al proprio impegno solidale e civile può fare una piccola donazione. Tutti i proventi saranno interamente devoluti alla famiglia per sostenere le spese vive di trasporto e favorire il rientro di Davide e Massimiliano a San Gregorio d’Ippona.

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