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Coronavirus, interrogazione Wanda Ferro su mascherine inutilizzabili

La parlamentare calabrese ha presentato un'interrogazione al Governo per chiedere chiarimenti sui dispositivi non adatti all'uso sanitario che la Protezione civile ha distribuito ai sanitari

wanda ferro

In piena emergenza Coronavirus, con una carenza in tutta Italia di dispositivi di protezione, arriva la notizia che centinaia di migliaia di mascherine con la dicitura “Ffp2 equivalenti”, che la Protezione civile ha distribuito agli operatori sanitari, non sono adatte all’uso sanitario e per questo sono state ritirate. Sulla vicenda ha presentato un’interrogazione al Governo il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, la quale ha chiesto “come sia stato possibile l’invio di mascherine non autorizzate per l’uso sanitario e quale sia la modalità di approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale e, in particolare, delle mascherine”.

La circolare della Federazione dei medici. La parlamentare calabrese fa anche riferimento, nell’interrogazione, a una circolare che il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici, Filippo Anelli, ha inviato agli Ordini dei medici dei capoluoghi di Regione, invitandoli a “sospendere immediatamente la distribuzione e l’utilizzo di quanto ricevuto, informando eventuali medici o strutture che ne fossero già in possesso”.

Non adatte all’uso sanitario. In particolare, si legge nella circolare, “il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, mi ha appena informato che le mascherine contenute in involucri che riportavano la dizione ‘maschere Ffp2 equivalenti’, inviati dalla Protezione civile in data odierna agli Ordini dei medici dei capoluoghi di Regione, non sono dispositivi autorizzati per l’uso sanitario dalla Protezione civile”. Le rappresentanze di medici e personale sanitario stanno ora chiedendo chiarimenti sulla possibilità che altri lotti della stessa fornitura siano stati consegnati al personale al lavoro negli ospedali.