Cronaca

Teste in un processo a Catanzaro, muore di Covid 19. La Procura attiva la Santelli

Si tratta di un avvocato intervenuto come testimone in un processo in Corte di appello. La Procura generale vuole scongiurare possibili contagi

tribunale catanzaro2

Era intervenuto in qualità di testimone in un processo celebrato il 21 febbraio scorso dinnanzi alla prima sezione penale della Corte di appello di Catanzaro. Lui, un legale del Foro di Roma è morto per il contagio da Covid-19, dopo circa un mese da quell’udienza, esattamente la notte del 26 marzo. I primi sintomi del Coronavirus, erano comparsi il 28 febbraio, poi il tampone che ha dato esito positivo, il ricovero in ospedale e il peggioramento delle sue condizioni di salute che lo hanno portato alla morte. I familiari del legale hanno informato delle cause del decesso il procuratore generale facente funzioni della Corte di appello di Catanzaro Beniamino Calabrese e il presidente della Corte di appello Domenico Introcaso, che a loro volta hanno immediatamente inviato una segnalazione al governatore della Calabria Jole Santelli per le valutazioni di competenza.

Senza lasciare nulla al caso. Quel 21 febbraio, in aula c’erano il collegio giudicante, due tecnici della fonoregistrazione e il pg che ha stretto la mano al legale affetto da Coronavirus e alcuni congiunti dell’imputato. Nessuno dei partecipanti a quell’udienza, una volta venuti a conoscenza della morte del legale, ha riferito a Calabrese e ad Introcaso di avere una sintomatologia o un malessere riconducibile al Coronavirus, ma, senza lasciare nulla al caso, i magistrati si sono sentiti in dovere di riferire l’accaduto alla Santelli, perché attivi tutte le procedure di sicurezza per la Salute delle persone coinvolte e scongiurare il rischio di positività asintomatica.