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‘Ndrangheta, rischio alto per Gratteri: livello di sicurezza elevato a primo grado

Non sono mancate le avvisaglie di un attentato nei suoi confronti dopo la maxi-operazione "Rinascita" contro le cosche vibonesi

Nicola-Gratteri

È stato elevato da secondo a primo grado il livello di sicurezza nei confronti del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri. Lo hanno stabilito i comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica di Catanzaro e Reggio Calabria che si sono riuniti in più occasioni per stabilire le misure da adottare per la salvaguardia del magistrato a seguito di avvisaglie di un possibile attentato nei suoi confronti emerse dopo la maxi-operazione “Rinascita-Scott” del 18 dicembre scorso contro le cosche vibonesi. “Oltre ad assegnarmi due fuoristrada corazzati, resistenti agli esplosivi, si sono adottati una serie di presidi volti a prevenire attentati nel tragitto che percorro quotidianamente da casa all’ufficio e viceversa”, scrive lo stesso procuratore.

Sopralluoghi. Il questore di Reggio Calabria e il dirigente del Commissariato di polizia di Siderno hanno effettuato una serie di sopralluoghi nella proprietà di Gratteri nel comune di Gerace (Reggio Calabria) rilevando il grave pericolo derivante da una struttura ospedaliera abbandonata dal 1985 e da un terreno di pertinenza della stessa. Il rudere di tre piani, “abbandonato e i cui accessi sono aperti, si presta quale possibile sito dove agevolmente appostarsi per attentare alla mia persona con un fucile, poiché distante pochi metri dalla mia proprietà, e, soprattutto perché, grazie alla sua altezza, consente a chiunque una ampia visuale degli spazi di mia proprietà e, consequenzialmente, di attentare alla mia persona nel momento più propizio”, spiega Gratteri.

Terreno in comodato d’uso. Per questa ragione, dietro sollecitazione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, l’Asp di Reggio ha concesso il terreno di 4000 metri quadri in comodato d’uso affinché anche questo possa divenire oggetto di sorveglianza h24 come già avviene per le proprietà del magistrato. “Non avrei necessità di accedervi – conclude Gratteri – né di far accedere terze persone, se non per interventi manutentivi e di controllo. Se altro fosse l’utilizzo, sarebbe un abuso. Peraltro, lo rammento, la vigilanza è espletata h24 da personale della Polizia di Stato che, oltre ad attendere alla mia sicurezza, è tenuto istituzionalmente a verificare il rispetto delle leggi. Anche da parte mia”.