Coronavirus, Lombardo: “‘Ndrangheta farà imponenti operazioni finanziarie”

Il procuratore della Dda di Reggio Calabria mette in guardia sul ruolo delle cosche a fine pandemia: "Potrebbero creare sistema bancario parallelo a quello legale"

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Alla fine della pandemia ci sarà “la più imponente operazione di ‘doping finanziario’, generata da capitali mafiosi, che la storia recente ricordi”. È quanto afferma il procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, che, sull’edizione odierna de “Il Fatto Quotidiano” oggi in edicola, spiega fase per fase quali saranno le mosse della ‘ndrangheta una volta che l’emergenza sanitaria sarà conclusa. In questo momento, scrive Lombardo, la criminalità organizzata è in una fase “conservativa”: “Si limita a osservare l’andamento dell’epidemia, evitando iniziative palesi che possano inasprire tensioni sociali che possano far deflagrare contesti territoriali instabili, in cui marginalità e sottosviluppo sono ben più risalenti rispetto alla attuale fase di emergenza epidemiologica. Verrà privilegiata una strategia conservativa, di ‘operosità silente’, mirata a mantenere inalterata la collocazione della struttura nel complessivo scacchiere criminale”.

La ‘ndrangheta incaricherà analisti finanziari. Dopo arriverà però il momento di agire e di sfruttare la grave crisi economica in cui si troverà l’Italia ma non solo: “Sarà quella la fase in cui gli analisti, incaricati dalle grandi organizzazioni criminali, saranno chiamati a individuare i settori produttivi più appetibili, in cui immettere gli enormi capitali sporchi di cui il complessivo sistema mafioso dispone”. Secondo Lombardo si tratterà di un movimento di capitali mai visto, sarà “la più imponente operazione di ‘doping finanziario’, generata da capitali mafiosi, che la storia recente ricordi”.

A livello locale il problema sarà l’usura. La base dell’organizzazione criminale, nel frattempo, offrirà il proprio “sostegno” a famiglie e imprese in difficoltà, soprattutto nelle zone – come la Calabria – dove la crisi si farà sentire maggiormente. Lombardo però avverte: “L’usura continuerà a esistere solo quale reato tipico delle manifestazioni criminali meno ramificate ed evolute. L’alta mafia, invece, adotterà strategie orientate a perseguire due obiettivi principali: il primo, di breve periodo, sarà finalizzato a garantire forme di sopravvivenza a quelle categorie che non hanno altri paracaduti finanziari (penso alle larghe fasce di economia sommersa, irregolare o priva di garanzie)”.

Sistema bancario “parallelo”. Il secondo sarà invece quello di “consolidare, in una fase di scarsissima liquidità globale, il loro ruolo di componenti indispensabili del sistema economico e finanziario mondiale”. Il pericolo è infatti che la ‘ndrangheta dia vita al progetto “mai abbandonato” di creare un “sistema bancario parallelo a quello legale”, così da fornire liquidità “non più direttamente al piccolo imprenditore, che ne ha urgente bisogno, ma al più ampio sistema finanziario che canalizza le risorse verso la grande impresa”. Un sistema economico di grande dimensione, quindi, che permetterà alla criminalità organizzata di arrivare nelle gestione dei servizi essenziali ancor più di quanto sia riuscita a fare finora.

Necessario intervento legislativo. “Sarà indispensabile – conclude il procuratore della Dda di Reggio Calabria – impedire che questo accada, adottando strumenti normativi evoluti, anche mediante interventi di riforma della legislazione antimafia diretti ad attualizzare gli strumenti di contrasto di tipo sostanziale e processuale, che possano consentire la protezione dell’economia legale e agevolare non solo la fase giudiziaria in senso stretto ma anche, e soprattutto, quella di analisi pre-investigativa, fondamentale per individuare senza ritardi le tendenze evolutive dei fenomeni criminali di tipo mafioso del Terzo millennio”