Cronaca

Maltempo, notte di paura nel Vibonese: situazione critica in molti comuni (VIDEO)

Strade allagate, corsi d'acqua ingrossati, smottamenti e frane. La Statale 18 sommersa dal fango e chiusa al traffico

Quella appena trascorsa è stata una notte di paura nel Vibonese, dove la pioggia torrenziale da ieri pomeriggio si è abbattuta sulla città capoluogo e sul resto della provincia provocando, soprattutto nei comuni costieri, frane, smottamenti, esondazioni e generando paura e apprensione nella popolazione, già duramente provata dalle misure restrittive dovute al coronavirus.

I danni. Decine, nella notte, le richieste di intervento per vigili del fuoco, carabinieri e polizia da parte di cittadini terrorizzati dallo scatenarsi di un interminabile diluvio. Situazione difficile a Nicotera: in località San Pietro un ampio tratto della strada che posta alla provincia di Reggio Calabria si è allagato. Non a caso è stata chiusa al traffico la Statale 18 “Tirrena Inferiore”, in entrambe le direzioni, a San Calogero. Sul posto sono presenti le squadre Anas impegnate nella gestione della viabilità e nelle operazioni di pulizia e ripristino del piano viabile. A Stefanaconi numerosi sono stati gli smottamenti sulla strada per Sant’Onofrio. Nella zona sopra Pizzo i terrapieni hanno ceduto in più punti e una grande quantità di fango ha invaso la carreggiata. A Briatico le strade sono state trasformate in torrenti e detriti. A Potenzoni, in modo particolare, l’acqua ha raggiunto anche i 25 centimetri. La situazione più grave a Maierato, dove una frana si è abbattuta sullo stabilimento degli stabilimento Callipo con il fango che ha letteralmente sommerso i locali dell’azienda di inscatolamento del tonno. Questa mattina mezzi meccanici al lavoro, in tutto il Vibonese, per liberare le strade da fango e detriti.

Protezione Civile. E mentre questa notte il Vibonese faceva i conti con una tremenda bomba d’acqua, la Protezione Civile il giorno prima aveva emanato un bollettino nel quale il livello di allerta per possibile criticità idrogeologica   (per il 29 e 30 marzo) era verde. Quindi, praticamente inesistente.

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