Consiglio regionale, la spunta FI e Tallini ritorna “re” del centrodestra

Jole Santelli è già sotto esame. La Lega controlla a vista la governatrice ed anche la Cdl di Gentile ed Aiello non rimarrà a guardare

Il Presidente del Consiglio Regionale dell'XI legislatura Domenico Tallini

Il re non è nudo, come era parso dopo le elezioni. Anzi. Il Coronavirus ferma tutto, non Mimmo Tallini. Il consigliere regionale di Forza Italia diventa il capo dell’assise. Della serie, a volte ritornano… gli uomini delle preferenze, o meglio, ci sono sempre stati. I “capibastone” della coalizione si inchinano a lui, alla fine, dopo un tira e molle di diverse settimane e le resistenze dell’area Aiello-Gentile, fortemente ridimensionata dalla governatrice.

D’altronde, poco conta ormai la faida scoppiata a Catanzaro in prossimità delle elezioni che costò all’uomo delle preferenze catanzarese per antonomasia, qualche migliaio di voti. Jole Santelli è riuscita a mettere d’accordo tutti. Confronti, riunioni più o meno carbonare, si sono susseguite ed alla fine un equilibrio più o meno è stato trovato. Senza che mai l’area di Baldo Esposito retrocedesse.

Forza Italia, però, ha tenuto duro. Ed alla terza votazione è arrivata l’elezione dell’ex assessore al Personale dell’esecutivo Scopelliti. Per l’area Gentile-Aiello, una nuova batosta. E soprattutto la constatazione che Fratelli d’Italia ed Udc non intendessero strapparsi le vesti per evitare che FI facesse man bassa. Esposito e Crinò, considerato il numero di schede bianche uscite alla prima votazione ed anche alla seconda, ma la certezza non esiste. Poi la svolta sulla quale ha pesato il sì indigesto dell’area di Sergio Abramo e della Lega che con Tallini non ha un rapporto idilliaco.

Insomma, le gatte da pelare saranno più d’una per Jole Santelli. La Lega ha fatto capire subito e tramite i suoi massimi esponenti che la governatrice è già sotto esame. Nell’Udc stanno volando gli stracci dopo la decisione di Lorenzo Cesa di puntare sul segretario regionale Francesco Talarico. L’area della Casa della Libertà che pure aveva contribuito alla vittoria è chiaramente sul chivalà. E Sergio Abramo sta mettendo chiaramente alla prova la governatrice.

In tutto questo, alla Santelli rimangono i suoi fedelissimi: ovviamente, il parlamentare reggino Francesco Cannizzaro e il senatore vibonese Giuseppe Mangialavori che già ha ingoiato il boccone non si sa quanto amaro dell’esclusione del suo territorio dall’esecutivo.

Sul fronte cosentino, infine, sembra tornato il sereno anche tra Jole Santelli e la famiglia Occhiuto, ma è evidente che la governatrice sia stata messa alla prova. E più di qualcuno, prima o poi, potrebbe presentarle il conto. (t.f.)