Tasse sospese per Coronavirus, il sindaco di Vibo: “Così saltano i Comuni”

Il sindaco di Vibo Valentia : "Al momento stiamo studiando misure che possano aiutare contribuenti, imprese ma anche il Comune"

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I tributi comunali sono sospesi durante l’emergenza Coronavirus? Più o meno. Il Comune di Vibo Valentia ha infatti spiegato in un comunicato che sul fronte dei tributi locali “gli ultimi decreti ministeriali hanno previsto soltanto la sospensione dei termini delle attività di accertamento dall’8 marzo al 31 maggio, rendendo così possibile per il Comune curare in tale periodo l’istruttoria delle pratiche, senza dover notificare atti di accertamento esecutivo ai contribuenti”. Tuttavia l’Amministrazione Vibonese segnala che “nell’Italia bloccata dal Coronavirus rischiano di prosciugarsi in fretta anche le casse dei Comuni. Un effetto collaterale che finora non è emerso più di tanto ma che rischia di avere conseguenze pesanti. Perché i sindaci sono in prima fila nella gestione dell’emergenza sanitaria sul territorio e la paralisi economica rende complicato immaginare di poter incassare nei prossimi mesi l’Imu e la Tari da imprese e attività commerciali fermate dall’emergenza”.

Non si possono “far saltare” i comuni. Il primo cittadino di Vibo Valentia, Maria Limardo, ha commentato: “L’ esigenza di bloccare i pagamenti anche nel fisco locale per i contribuenti e le imprese colpite dalla crisi è evidente, ma è altrettanto chiaro che non possiamo far saltare i comuni. Al momento sono allo studio degli uffici comunali misure che possano permettere di tenere insieme questi due aspetti. Le perdite di entrate sono inevitabili con le misure di contenimento che provano a rallentare la diffusione del contagio, ma colpiscono anche gli enti locali che insieme alle Regioni hanno un ruolo chiave nell’emergenza. Alle Regioni tocca la sfida enorme della sanità, ma ai Comuni spetta il compito altrettanto delicato di assicurare il welfare locale e la gestione delle comunità sul piano sociale”.

Consentire deroghe ai piani di riequilibrio. “Tanto è vero – prosegue la Limardo – che lo stesso decreto anticrisi indirizza le risorse che già ci sono nei bilanci (gli avanzi di amministrazione) o quelle che si possono liberare (con la sospensione per ora parziale dei mutui) per concentrarle sull’emergenza sanitaria. Un primo passo importante, che però rischia di essere troppo lento nei suoi effetti pratici”. Pertanto, informa, ha “ritenuto opportuno investire il Presidente dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani, ndr), il collega De Caro, di farsi portatore di un’iniziativa in sede governativa per l’adozione di un provvedimento che consenta una rimodulazione dei piani di riequilibrio finanziario pluriennale che, alla luce della nuova congiuntura economica, sono da ritenersi superati contenendo misure oggi inattuabili quali l’implementazione della riscossione allorquando la sospensione dei termini delle attività di accertamento dall’8 marzo al 31 maggio preclude la notifica di atti di accertamento esecutivo ai contribuenti”. “È poi indispensabile – conclude il primo cittadino, intervenendo sul tema dei pagamenti dell’Ente – lo stop del pagamento per l’esercizio 2020 della rata dei mutui in essere con la Cassa Depositi e Prestiti. Solo l’accoglimento di tali proposte in sede nazionale potrebbe dare respiro ai bilanci comunali”.

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