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“Subito i tamponi al personale sanitario, Forze dell’ordine e Vigili del fuoco”

Il Codacons: "Poi lo screening va esteso a tutta la popolazione, solo così avremo dati attendibili sulla diffusione del Coronavirus"

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“Per contenere il dilagare dell’epidemia è necessario che la Regione disponga immediatamente l’esame diagnostico per l’accertamento del contagio nei confronti dell’intera popolazione, a partire dal personale operante nel settore sanitario pubblico e privato, nonché Forze dell’ordine e Vigili del Fuoco, anche se asintomatico”. Lo afferma in una nota il vicepresidente nazionale del Codacons, l’avvocato Francesco Di lieto aggiungendo che “le cronache ci riportano giornalmente gli sforzi dei medici e degli infermieri impegnati in prima linea per salvare vite umane in quella che è diventata una vera e propria guerra contro l’epidemia.
Sforzi che, purtroppo, rischiano di essere vanificati dalla dabbenaggine e dall’incertezza della politica, spesso incapace di adottare misure che appaiono doverose e che, peraltro, sono già state adottate da altre regioni nonché sollecitate dall’OMS che in più occasioni ha richiesto di “fare test, test, test”.

Contenere l’epidemia. Oggi il modo principale per contenere l’epidemia, oltre al rigoroso rispetto delle indicazioni governative di restare in casa, è quello di limitare la diffusione del virus e per limitarla è necessario individuare precocemente le persone già contagiate, a partire da quelle maggiormente esposte al rischio, come il personale che opera nel settore sanitario nonche chi garantisce la nostra sicurezza (Forze dell’Ordine e Vigili del Fuoco).
L’assioma appare semplice, ma forse per qualcuno non lo è visto che le cronache ci riportano che i tamponi talvolta non vengono fatti neanche a chi presenta sintomi che lascerebbero supporre la positività.
Serve fare tutto quanto necessario per contenere il dilagare del virus ed evitare che gli ospedali divengano dei pericolosi focolai.
Per questo motivo il Codacons ha inviato alla Regione e a tutte le Asp Calabresi una richiesta ai sensi dell’art. 140 codice del consumo, diffidandoli ad adottare misure urgenti per la salvaguardia del fondamentale diritto alla salute dei cittadini e per garantire gli standards di efficienza di un servizio pubblico essenziale quale è il servizio sanitario”.
Il Codacons chiede che si proceda prima di tutto al potenziamento ed all’ampliamento del numero dei laboratori pubblici e privati in grado di analizzare i test per l’accertamento del contagio.
Questa è una condizione necessaria e propedeutica per poter ampliare il numero delle persone sottoposte ai test per l’accertamento del contagio da coronavirus.
Tamponi a tappeto. “Abbiamo invitato le autorità a effettuare i test per l’accertamento del contagio a tutto il personale sanitario (medici, infermieri, oss, tecnici, addetti alle pulizie,…) nonché al personale delle forze dell’ordine e dei Vigili del Fuoco”.
Abbiamo chiesto, infine, la graduale ma tempestiva estensione dei test per la diagnosi del contagio nei confronti dell’intera popolazione, a partire dai soggetti maggiormente esposti al rischio di contagio anche se asintomatici.
Solo così si potranno individuare ed isolare tempestivamente i vari focolai di infezione riducendo conseguentemente il numero dei colpiti e producendo effetti positivi anche sull’intero sistema sanitario che vede nell’esplodere dei numeri  il proprio peggior nemico.
Confidiamo che la governatrice Santelli voglia intraprendere velocemente questa strada, auspicata sempre con maggiore fermezza anche dal mondo scientifico”.