Coronavirus, il Politeama di Catanzaro chiude fino al 3 aprile

I dirigenti della Fondazione: "Impossibile non chiudere, recupereremo al più presto tutti gli spettacoli"

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“A seguito delle disposizioni emanate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per contenere l’emergenza Coronavirus in tutto il territorio nazionale, anche il Teatro Politeama di Catanzaro è costretto a rinviare tutti gli spettacoli in programma fino al prossimo 3 aprile”. Lo affermano in una nota congiunta Sergio Abramo, Presidente della Fondazione Politeama, Gianvito Casadonte, Sovrintendente, e Aldo Costa, Direttore Generale. Il decreto governativo ha infatti sospeso in tutta Italia le attività di cinema, teatro e spettacoli di qualsiasi natura, eccetto i casi ove l’affollamento non consenta di mantenere una distanza di almeno un metro tra gli spettatori. “Questa disposizione – dichiarano – rende di fatto impraticabile lo svolgimento degli eventi sia per l’oggettiva impossibilità di garantire la distanza minima di sicurezza, sia per le limitazioni che si dovrebbero imporre al numero di spettatori ammessi”.

Recuperare gli spettacoli il prima possibile. “L’impegno della Fondazione – proseguono – sarà quello di recuperare al più presto tutti gli spettacoli compresi nel cartellone, compatibilmente con le nuove disposizioni che saranno emanate. Per una realtà come quella del Politeama, che si sostiene principalmente sugli incassi, si tratta di un provvedimento che si traduce in una grave perdita economica a fronte dei costi da affrontare, in primis il cachet per compagnie ed artisti. In sostanza, tenere aperta una struttura di queste dimensioni comporterebbe solo un danno, tanto da consigliare la preventiva e temporanea chiusura al pubblico”.

La lettera al Governo. “Queste considerazioni, che rappresentano il pensiero generale degli operatori culturali, sono alla base di una lettera inviata ufficialmente al ministro Franceschini e firmata da Agis, Federvivo e venti associazioni di categoria. L’auspicio – concludono – è che il Governo nazionale possa venire incontro alle specifiche esigenze del mondo dello spettacolo per fronteggiare una grave crisi per l’intero settore”.

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