Cronaca

Delitto Falvo nel Catanzarese, i familiari della vittima minacciano l’imputato

Si è reso necessario l'intervento dei carabinieri. Il difensore dell'imputato ha sollevato un'eccezione di incostituzionalità

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Nel corso dell’udienza preliminare a carico di Giuseppe Arabia imputato dell’omicidio aggravato da premeditazione e futili motivi di Falvo Cesare, noto pregiudicato di Miglierina, i familiari della vittima, in aula, hanno inveito contro l’imputato, lo hanno minacciato e insultato, rendendo necessario l’intervento dei Carabinieri che si sono riservati di relazionare sull’episodio alle autorità competenti.

La riserva sul rito. Poi è proseguita l’udienza e il difensore di Arabia, l’avvocato Anselmo Torchia, ha preliminarmente sollevato eccezione di incostituzionalità dell’art. 438 codice di procedura penale nuova formulazione, che in seguito alla riforma Bonafede impedisce, ora, l’accesso al rito abbreviato per gli imputati di reati punibili con la pena dell’ergastolo, e quindi impedisce loro di ottenere la riduzione di un terzo della pena irrogabile in ragione della scelta del rito contratto. Il gup Claudio Paris  ha preso atto della eccezione formulata dall’avvocato Torchia e si è riservato di decidere rinviando a nuova data l’udienza. I familiari della vittima si sono costituiti parte civile, difesi dall’avvocato Giuseppe Spinelli.