Economia & Società

Coronavirus, medico redarguito: il Codacons contro Regione e Fimmg

l suo comportamento era stato stigmatizzato perché aveva sconsigliato un collega che rientrava dalla Lombardia di riprendere servizio

Durissimo l’attacco del Codacons contro il Dipartimento tutela della Salute della Regione Calabria e la Fimmg Calabria. Ieri, con un comunicato congiunto, la Regione Calabria e la Federazione regionale dei medici di famiglia hanno sentito il bisogno di “stigmatizzare” il comportando di un medico, colpevole di aver cercato di tutelare i pazienti.

La vicenda. Un medico avrebbe consigliato di non riprendere servizio ad un cardiochirurgo in servizio presso l’Azienda Ospedaliera Materdomini di Catanzaro, visto che lo stesso rientrava dalla Lombardia.
Per il naturale rispetto della privacy non è stato reso noto altro.

“Ma riteniamo – si legge in un comunicato del Codacons –  una più che naturale cautela rispetto ad un cardiochirurgo che rientrava dal San Raffaele ed era stato a contatto, per sua ammissione, con pazienti positivi al coronavirus. Eppure, in un momento così delicato, dalla Regione e dal sindacato dei medici di famiglia si è trovato il tempo per gettare fango, per cercare di delegittimare un oncologo, tacciandolo di non aver “alcun titolo” per decidere come tutelare i suoi pazienti. Pensando allo stato in cui versa la sanità calabrese – sostiene Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons – si potrebbe ribattere: da che pulpito viene la predica. Di certo troviamo disdicevole che, in una situazione di vera o presunta emergenza, gestita in maniera francamente imbarazzante – prosegue Di Lieto – senza che vengano fornite indicazioni su come comportarsi e con numeri dedicati che, opportunamente, non rispondono, si sia trovato il tempo per screditare un medico. Siamo pronti a sostenere in tutte le sedi il dottor Pasquale Montilla, un oncologo tanto preparato quanto scrupoloso – sostiene il Codacons – elogiando chi, finalmente, si è assunta la responsabilità di prendere una decisione. Esempio più unico che raro in una regione popolata da innumerevoli Ponzio Pilato. Utilizzare questa storiaccia del “Coronavirus” per scagliarsi contro un medico e delegittimare un’intera categoria che, tra mille difficoltà, cerca di garantire un servizio all’utenza, è da assoluti irresponsabili”.

Le richieste. Il Codacons pretende le immediate dimissioni del direttore Generale del Dipartimento tutela della Salute della Regione Calabria oltre che del segretario regionale della Fimmg. Il governatore Santelli non può consentire che in un momento così preoccupante per la salute pubblica ci sia qualcuno che – tranquillamente seduto nella cittadella regionale – si permetta di bacchettare i medici in prima linea nel cercare di offrire un servizio all’utenza. E’ superfluo rammentare al governatore – conclude Di Lieto – come da quelle stesse poltrone non si sia mai alzata una sola voce quando le Asp venivano sciolte per mafia o le casse della sanità pubblica venivano “depredate” da gestioni che definire fallimentari è davvero un eufemismo”.

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