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Coronavirus, le raccomandazioni del sindaco di Vibo ai dipendenti comunali

Tra le disposizioni: far circolare l'area negli uffici e mantenere la distanza di due metri dagli interlocutori-utenti, badando bene ad evitare le strette di mano

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Dando attuazione alle misure nazionali e regionali per contrastare la diffusione dell’infezione da “Coronavirus”, il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo ha impartito le seguenti direttive agli Uffici, ai Servizi e ai Dipendenti dell’Ente.

Nel documento, che verrà affisso in tutti gli uffici pubblici (è in corso di acquisto anche la dotazione di soluzioni disinfettanti negli uffici, aperti al pubblico), si precisa che “il territorio comunale non rientra nelle zone soggette a misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019. Tuttavia, al fine di dare, come comunità, il necessario contributo ai singoli cittadini nella direzione della prevenzione della diffusione dell’infezione, si è reso necessario mettere in atto tutte le misure individuate, che avranno applicazione nei diversi contesti operativi, anche tenuto conto dei compiti istituzionali e dell’esigenza di garantire la massima tutela della popolazione delle comunità interessate. Le direttive, tengono conto che i servizi ad immediato contatto con il pubblico (uffici di front-office, Vigilanza, , ecc.) possono comportare una maggiore esposizione al rischio di contagio”.

Pertanto, nello specifico, viene raccomandato di adottare le seguenti misure di prevenzione e cautela:
– negli uffici per il ricevimento del pubblico, di evitare il sovraffollamento dei locali anche tramite lo scaglionamento degli accessi e assicurare la frequente aerazione degli stessi;
– evitare di salutarsi stringendo le mani;
– mantenere una distanza dall’interlocutore di circa 2 mt.;
– lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o soluzioni disinfettanti per almeno 20 secondi (il virus entra nel corpo attraverso gli occhi, il naso e la bocca, quindi bisogna evitare di toccarsi il viso). Appositi dispenser saranno collocati nei punti di accesso agli uffici;
– porre attenzione all’igiene delle superfici;
– evitare i contatti stretti con persone con sintomi simil influenzali;
– curare che venga effettuata da parte delle ditte incaricate un’accurata pulizia e disinfezione delle superfici e degli ambienti con soluzione disinfettante;
– di non impiegare in servizi ad immediato contatto con il pubblico, dipendenti affetti da patologie croniche o maggiormente suscettibili alle infezioni;
– limitare, per quanto possibile, le occasioni che comportino condizioni di permanenza di più persone in ambienti circoscritti, quali riunioni, seminari, convegni, ecc.
– agevolare l’accesso alternativo dei cittadini agli uffici, mediante l’organizzazione di un tempestivo ed efficace servizio di risposta telefonica;
– nei servizi di P.L. nel territorio, in cui generalmente si verifica il contatto diretto con soggetti non immediatamente identificabili, il personale operante sarà dotato dei Dpi previsti (guanti e maschere facciali), che dovranno essere utilizzati nel caso in cui si verifichino concrete condizioni di rischio;
– i dipendenti pubblici e coloro che, a diverso titolo, operano presso l’Amministrazione, qualora provengano da una delle aree delle regioni Lombardia e Veneto (DL n. 6/2020 art. 1 c.1), o che abbiano avuto contatto con persone provenienti dalle medesime aree sono tenuti a comunicare tale circostanza all’amministrazione, ai sensi art. 20 Dlgv n. 81/2008, anche per la conseguente informativa all’Autorità sanitaria competente, ai fini della salvaguardia della salute del luogo di lavoro.

Sempre, al fine di garantire la salute pubblica prevenendo la diffusione del virus, i dipendenti che dovessero presentare sintomi, anche lievi, che possano essere indicativi di eventuale infezione, quali febbre, tosse, difficoltà respiratoria, stanchezza, dolori muscolari, eviteranno di recarsi al lavoro e di accedere direttamente alle strutture di Pronto Soccorso, rivolgendosi, invece, telefonicamente al proprio medico curante o al numero nazionale dell’emergenza (112) o ai numeri verdi (1500) del Ministero della Salute, dando immediata notizia all’ufficio del Personale. “Si rammenta, inoltre, che l’Asp di Vibo Valentia – chiude il documento a firma del primo cittadino della città capoluogo di provincia – ha istituito un numero telefonico dedicato per mezzo del quale i cittadini possono avere informazioni riguardo l’allerta CODIV-19, contattando il numero 331.6851728.

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