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“Rinascita”, il confronto degli studenti vibonesi con Simona Dalla Chiesa (VIDEO)

Stamattina al liceo Classico "Morelli" di Vibo un dibattito coordinato da "Libera". Un confronto con gli studenti all'indomani di "Rinascita-Scott"

libera classico

“Vibo Valentia è finalmente libera”. Recita così il manifesto di “Libera” Vibo Valentia che, attraverso il coordinamento provinciale diretto da Giuseppe Borrello, ha promosso un incontro svoltosi stamattina nell’auditorium del Liceo Classico “Morelli” della città capoluogo. A fare gli onori di casa il dirigente scolastico Raffaele Suppa che ha accolto i numerosi attori istituzionali presenti. Tra gli altri, il senatore Nicola Morra, presidente della commissione parlamentare antimafia, Simona Dalla Chiesa, figlia del generale Carlo Alberto dalla Chiesa, vittima innocente della mafia, Giuseppe Borrello, referente provinciale di Libera Vibo Valentia, Bruno Capece, comandante provinciale dei Carabinieri di Vibo Valentia, Camillo Falvo, procuratore della Repubblica di Vibo Valentia. Presenti anche i massimi rappresentanti istituzionali del comune di Vibo, della provincia, della Questura, della Prefettura e del comando provinciale della Guardia di Finanza. E’ stata la giovane Maria Joel Conocchiella, attivista provinciale e regionale di “Libera” ad introdurre il dibattito polarizzatosi sulla recente maxi inchiesta “Rinascita-Scott” che ha riguardato, in primo luogo, tutto il territorio provinciale vibonese.

Il messaggio di Simona Dalla Chiesa: “Diciamo che è un messaggio nuovo , ma che è stato costruito negli anni perchè sono davvero importanti gli impegni che nelle scuole i docenti ed i dirigenti hanno assunto in questo periodo per dedicare spazio e tempo alla formazione dei giovani sui temi della legalità e della responsabilità. Sono sicura che i ragazzi non sono qui pensando di avere un paio d’ore libere, ma pensando di partecipare ad un momento importante per la loro formazione che non è solo scolastica, ma anche nel ruolo di cittadini. Alcuni di loro hanno partecipato anche alle manifestazioni che ci sono state qui a Vibo a seguito delle note inchieste e sono state manifestazioni che hanno dimostrato una nuova voglia di esserci e una capacità di capire il significato della parola cittadino. Cittadino non è colui che abita quel luogo, ma è colui che lo fa suo, che lo vuole occupare con i suoi desideri, con i suoi progetti, che vuole lavorare, socializzare in pace ed in legalità.

La contro ‘ndrangheta. Uno dei punti cardine affrontati dalla Dalla Chiesa è la capacità di riscatto della comunità: “Troppo spesso imprenditori e cittadini vivono un sentimento di oppressione, ma io mi voglio appoggiare all’altra realtà, la contro ‘ndrangheta. Mi voglio appoggiare alla voglia di riscatto, alla capacità di sorridere alla vita, di guadare alla vita a testa alta e di vivere la vita con dignità senza essere succubi al malaffare”.

E a dare continuità al sentimento di riscatto della comunità vibonese, già propagatosi con la manifestazione della vigilia di Natale 2019, ecco le parole di Giuseppe Borrello: “Abbiamo sentito forte la necessità di dare continuità alla storica manifestazione del 24 dicembre. C’è la necessità di confrontarsi e capire ancora meglio, di parlare con i ragazzi. Dobbiamo dire finalmente basta ad ogni forma di connivenza e di collusione, ad ogni forma di indifferenza, alla continua ricerca di scorciatoie. Dobbiamo essere cittadini che non fuggono dai loro doveri e che fino in fondo rivendicano i loro diritti. Non c’è bisogno nè di santi, nè di eroi, ma che ognuno si senta protagonista della rivoluzione per la normalità per Vibo e per tutta la Calabria”.