De Raho: “Traffico di cocaina rende alla ‘ndrangheta 30 miliardi”

Così il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo intervenendo a Roma alla due giorni di lavori degli esperti antidroga

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“Il solo traffico di cocaina, ancora saldamente nelle mani della ‘ndrangheta, riesce a guadagnare 30 miliardi di euro”. Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero de Raho intervenendo a Roma alla due giorni di lavori degli esperti antidroga di 57 paesi organizzata dalla Direzione centrale antidroga del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Tra tutte le organizzazioni di stampo mafioso in Italia, quella calabrese è riuscita ad acquisire e gestisce il quasi totale controllo del traffico. Le piantagioni si trovano in tre paesi sudamericani: Bolivia, Colombia e Perù Dall’America Latina, la cocaina viene spedita in Europa principalmente attraverso le navi container. Tonnellate e tonnellate di polvere bianca attraversano l’oceano Atlantico per toccare terra in Europa e in Italia, finendo nelle mani dei trafficanti delle ‘ndrine.

Guadagni enormi che vengono poi reinvestiti “determinando l’inquinamento del circuito economico legale” ha aggiunto il procuratore, ricordando come la ‘ndrangheta sia stata, fin dagli anni ottanta, capace di avere “propri referenti direttamente nei Paesi di produzione della coca e di diversificare le rotte di importazione, reagendo ai colpi” delle forze di polizia. Anche De Raho, infine, ha sottolineato come di fronte a organizzazioni criminali così potenti “polizie e autorità giudiziarie di tutti i Paesi devono muoversi “comunicando tra di loro in tempo reale: bisogna muoversi assieme, all’unisono e con immediatezza“.