Gratteri e la corruzione in magistratura: “Un 6-7% di giudici è corrotto”

Il procuratore antimafia di Catanzaro ospite di Lucia Annunziata nel programma "Mezz'ora in più" in onda su Rai3

nicola gratteri

“Io parlo con tutti. Sul mio cellulare chiamano parlamentari da Fratelli d’Italia a Leu. Sono il consulente gratuito di tutti, poi fanno il contrario di quello che io dico. Però per me è normale parlare con tutti, mi posso permettere il lusso di farlo perché non ho mai chiesto nulla per me”. E’ quanto dichiarato da Nicola Gratteri a “In mezz’ora in più”, il programma id Lucia Annunziata andato in onda oggi pomeriggio su Rai3. Così il procuratore di Catanzaro ha commentato la visita di Salvini. “Lo ho conosciuto – ha aggiunto Gratteri – l’ho incontrato, abbiamo fatto due comitati nazionali per la sicurezza, è venuto a trovarmi in ufficio un paio di settimane fa”.

La corruzione in magistratura. “Il problema corruzione nella magistratura c’e’, possiamo parlare del 6-7%. E’ grave inimmaginabile, terribile. Noi guadagniamo bene. Io prendo 7200 euro e si vive bene e non c’e’ lo stato di necessita’, non e’ un padre che ruba per fare mangiare i figli. E’ un fatto di ingordigia. Il potere e’ avere incarichi o chiedere incarichi per amici degli amici”.

La prescrizione. “E’ una mediazione al ribasso perché serviva la prescrizione per costringere il legislatore ad interessarsi concretamente per modifiche procedurali al codice di procedura per velocizzare il processo senza diminuire le garanzie dell’imputato. Un Legislatore serio deve preoccuparsi del perché un fascicolo resta 4 anni in un armadio del pm. Tutte queste persone che si stanno ammazzando a gridare contro la prescrizione, perché nel mentre non presentano un’alternativa, un articolato di legge dove dimostrano concretamente che è possibile velocizzare i processi, che è possibile far funzionare la giustizia?”

Giustizia e innovazione. “E’ necessario togliere tutte le condizioni perche’ un fascicolo non rimanga piu’ fermo. Ogni bambino ha un tablet, ogni persona ha due telefoni pero’ quando chiediamo la tecnologia applicata al processo viene l’orticaria a tutti e dicono che si abbassa il livello di garanzia dell’indagato. L’informatica non abbassa la garanzia, lascia traccia. Non fa altro che aumentare le garanzie. Tecnologia vuol dire efficienza, diminuire il potere discrezionale dell’uomo, quindi diminuire l’abuso. La legge Bonafede ne esce cambiata? si certo ma la storia insegna che le cose dirompenti si fanno nei primi 6 mesi di legislatura poi qualsiasi governo man mano che va avanti ha sempre meno potere e energia”.

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