Lutto tra gli avvocati vibonesi, è morto Luigi Giancotti

Toccante e significativa l’omelia di monsignor Fiorillo, durante le esequie officiate mercoledì nel Duomo di San Leoluca, patrono dei vibonesi

Luigi Giancotti

Lutto nel mondo forense vibonese: è deceduto martedì scorso l’avvocato Luigi Giancotti, originario di Arena e residente da tempo in città. Il professionista, settantunenne, esercitava la professione forense dal 1984, molto noto e stimato tra i colleghi del foro Vibonese, che hanno ritenuto di tributargli l’ultimo saluto accompagnando il feretro vestendo la toga.

Toccante e significativa l’omelia di monsignor Fiorillo, durante le esequie officiate mercoledì nel Duomo di San Leoluca, patrono dei vibonesi.
Il sacerdote ha rammentato episodi di vita quotidiana vissuti ad Arena nel 1963, ove, poco dopo la sua ordinazione sacerdotale, venne inviato a condurre la vita pastorale nella parrocchia; tra i tanti giovanissimi, conobbe Luigi Giancotti, all’epoca appena quattordicenne, che subito si fece notare per la sua vivacità, la sua forza di iniziativa, e la passione per il gioco del calcio, che lo portava, sin dalle prime ore del pomeriggio, ad organizzare ad Arena Berrina la “partitella” e coinvolgere il parroco nel ruolo di arbitro. Sempre, Luigi Giancotti, nel ruolo di protagonista e “pungolo”, come quando invitava il parroco ad ammonire e fischiare il rigore non appena venisse proferita qualche blasfemia dai giovani calciatori.

Luigi Giancotti ha proseguito gli studi al Seminario Vescovile di Mileto, come molti giovani del tempo, rammentando con vanto, ormai affermato professionista, il rigore culturale di quel periodo di studi. Del professionista Giancotti è stato ricordato, durante l’omelia, l’amore per la Professione forense, il rigore morale ed intellettuale, l’occhio di riguardo per il più debole e bisognoso, declinato non a parole ma con gesti concreti e silenziosi, rivolti agli ospiti delle case di accoglienza vibonesi.

L’immatura ed improvvisa dipartita dell’uomo e del professionista lascia tristezza nel mondo forense vibonese, in tutti coloro che lo hanno conosciuto e del quale hanno apprezzato la fedeltà alla famiglia, la fedeltà alla società, al territorio ove ha vissuto ed operato e che non ha inteso lasciare pur disponendo di alternative, ed in favore del quale si è sempre speso, anche quale componente di realtà associative con finalità di assistenza sociale.