Anno giudiziario, l’allarme: grave carenza d’organico agli uffici di Paola

Introcaso: "Malgrado le enormi criticità, per così dire endemiche, la risposta della giurisdizione penale nei tribunali è stata soddisfacente"

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Nel distretto di Catanzaro gli uffici “in maggiore sofferenza sono quelli di Paola (46% di scopertura), Castrovillari (40%), Catanzaro (26%)”. Lo ha reso noto il presidente della Corte di appello di Catanzaro, Domenico Introcaso, nella sua relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario del Distretto di Catanzaro. Nella relazione, Introcaso ha evidenziato che “il tribunale distrettuale, per vero, e in particolare gli uffici Gip/Gup e riesame, presentano segni di preoccupante criticità riconducibili alla scopertura del 30% del primo ufficio e all’afflusso di affari il secondo”. Il presidente della Corte d’appello si è poi soffermato anche sull’impatto della recente maxi-operazione anti-‘ndrangheta, “Rinascita Scott”, condotta dalla Dda guidata dal procuratore Nicola Gratteri.

“Va ricordato che il 19 dicembre 2010 era eseguita una misura cautelare personale nei confronti di 334 indagati per reati associativi, 416 bis codice penale. L’ordinanza di cautela annovera 12.500 pagine e si fonda su acquisizioni indiziarie compendiate in circa un milione di fogli. Il presidente del Tribunale di Catanzaro – ha rilevato Introcaso – prospettava il prevedibile collasso del settore Riesame: si è posto rimedio con l’applicazione infradistrettuale di tre magistrati, Va dato poi atto della sensibilità della settima commissione del Csm che ha promosso l’applicazione extradistrettuale di 4 magistrati in regime privilegiato”. Secondo Introcaso, infine, “malgrado le enormi criticità, per così dire endemiche, la risposta della giurisdizione penale nei tribunali è stata soddisfacente. Nell’anno 2018 si è registrata una “clearance rate” favorevole per tre uffici, prossima a 1 per altri 2, negativa per gli altri 2, un lieve miglioramento per l’anno 2019 primo semestre”.

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