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“Gettonopoli”, Tallini a vuoto: attacco di FI sventato, Abramo resta in sella

Il consigliere regionale azzurro presto dovrebbe risedersi con il sindaco a discutere gli equilibri in seno alla giunta. L'amministrazione regge, almeno per il momento.

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Giornate decisive per il futuro sul Comune di Catanzaro, dopo l’inchiesta “Gettonopoli”. Le prime notizie sono positive per Sergio Abramo: l’assalto di Forza Italia e di Mimmo Tallini a palazzo De Nobili è momentaneamente fallito. Le ultime notizie delineano uno scenario diverso rispetto a quello dei giorni scorsi.

Soprattutto dopo che il capogruppo Luigi Levato e la consigliera Francesca Carlotta Celi hanno lasciato la compagine di Forza Italia e si preparano a rafforzare il gruppo di Abramo che, alla luce dell’evoluzione dello scenario politico, non è escluso diventi quello ufficiale della Lega. Entrambi i consiglieri avevano firmato le dimissioni e poi sono tornati indietro. Peraltro, i papabili surrogati dei dimissionari Fiorita, Guerriero, Notarangelo, Celia, Bosco, tutti di opposizione, in qualche caso finirebbero per rafforzare il primo cittadino.

Al posto di Celia, entrerebbe un consigliere in quota Lega. Da qui l’esigenza per Tallini e soci di risedersi a un tavolo e discutere la questione comunale con il sindaco Sergio Abramo. D’altronde, molto conterebbe in questo gioco anche il fatto che Claudio Parente, sponsorizzato da Mimmo Tallini, divenga assessore regionale. Dovesse saltare lui, per ovvie ragioni legate ad incarichi in strutture e carrozzoni, in arrivo dalla Cittadella e da Palazzo Campanella, il potere contrattuale degli eletti a palazzo De Nobili sarebbe pari a zero. Insomma, l’attacco a Sergio Abramo per ora può dirsi sventato. Più avanti chissà!

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