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REGIONALI 2020 | Callipo dopo la sconfitta: “Faremo opposizione seria e costruttiva”

Il candidato sposato da Partito democratico e centrosinistra ritorna sul risultato delle urne: "Abbiamo detto no ai portatori di pacchetti di voti e sapevamo che ciò avrebbe prodotto delle conseguenze"

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“Il popolo calabrese si è espresso e la volontà popolare va rispettata, sempre e comunque. Il dato dell’astensionismo deve indurre a una riflessione profonda perché rappresenta una sconfitta di tutti, un pessimo segnale per la democrazia. Non siamo riusciti a smuovere i troppi calabresi delusi da decenni di cattiva politica, ma abbiamo riacceso la speranza in 245mila calabresi che vorrei ringraziare uno ad uno, come ringrazio chi mi ha affiancato in questa battaglia, dai candidati a chi non ha mai fatto mancare il suo sostegno anche al di fuori delle liste”. Così Pippo Callipo il giorno dopo la sconfitta nelle elezioni regionali, contro il candidato del centrodestra Jole Santelli.

“Sono abituato ad assumermi la responsabilità delle mie scelte  -ha proseguito Callipo – e lo faccio anche di fronte alla sconfitta. Lo faccio a testa alta, perché nessuno può negare che, dopo una vita di lavoro, abbia fatto un sacrificio senza stare lì a fare tanti calcoli. Avevo tutto da perdere ma mi sono comunque messo al servizio della Calabria. Abbiamo detto no ai portatori di pacchetti di voti e sapevamo che ciò avrebbe prodotto delle conseguenze, ma siamo orgogliosi di aver rifiutato determinate logiche. Non era mai successo”.

“Ovviamente c’è amarezza per il risultato -ha concluso il noto imprenditore – ma chi spera che io lasci il campo libero può rassegnarsi: non finisce qui. Faremo opposizione seria e costruttiva, saremo comunque vigili sull’operato del nuovo governo regionale. Non arretreremo di un millimetro e non daremo tregua ai potentati che opprimono la Calabria. Abbiamo fatto una battaglia di legalità, di dignità e di libertà e continueremo a portarla avanti non solo nel Consiglio regionale ma anche nella società, sui territori, tra la gente. Continuerò a lottare finché avrò vita affinché i giovani calabresi abbiano gli stessi diritti e le stesse opportunità dei loro coetanei di altre regioni. Non mi rassegno: una Calabria diversa, pulita, non più suddita della vecchia politica, è ancora possibile”.

“Sicuramente nella sconfitta ha contato anche la scarsa lungimiranza del M5S. Ricordo, era un venerdì, che Di Maio venne a Catanzaro e io, intervistato da una radio nazionale, lanciai un appello dicendo che se il leader del M5S mi avesse chiamato, sarei salito sul palco con lui anche quella sera stessa. Quella telefonata non è mai arrivata”. “Quelli del M5S non hanno avuto la necessaria lungimiranza, e non hanno fatto una valutazione concreta nemmeno di quelle che erano le loro forze – aggiunge – tanto che il loro candidato, fino a due tre giorni fa, era addirittura convinto di poter vincere le elezioni”.