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Regionali, Tansi chiude a Lamezia: “Voglio una Calabria libera”

"Noi siamo fedeli al nostro civismo puro; abbiamo avuto richiami da Cinquestelle e dai vertici del Pd, ma abbiamo detto no"

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Ha chiuso la campagna elettorale a Lamezia Terme Carlo Tansi, urlando senza se e senza ma: “Voglio una Calabria libera, dalla sanità, alla lotta alla burocrazia, al dissesto idrogeologico, alla valorizzazione del turismo, dei beni culturali. La Calabria è unica, dobbiamo rivendicare la nostra storia. Siamo figli di Pitagora e non dei vari Mancuso o Morabito. La Calabria non è tutta ‘ndrangheta. Io non ho mai fatto politica in vita mia, ma ho deciso di buttarmi in questa avventura perché la regione più bella e più ricca potenzialmente, è stata governata da 30 40 persone che la gestiscono. Noi siamo fedeli al nostro civismo puro; abbiamo avuto richiami da Cinquestelle e dai vertici del Pd, ma abbiamo detto no. Ci siamo vestiti dell’orgoglio di noi calabresi. Ci siamo ritrovati tante persone perbene per una battaglia senza interessi personali. Abbiamo iniziato questa campagna elettorale con 5200,00 euro. Siamo ora in tanti e siamo cresciuti senza fare promesse a nessuno”.

Poi ha parlato di “competenze che mancano e di una Regione fino ad oggi guidata da politici che hanno badato solo ai loro interessi. La mia è una candidatura che ha voluto la gente. Siamo tutti volontari, siamo alla prima esperienza eppure batteremo gli avversari perché siamo stati scelti dalla gente. In caso di vittoria in Calabria ci sarà un “terremoto” sociale e politico come è stato alla Protezione civile. Abbatteremo il malaffare. Sostituiremo il marciume che c’è in Regione con la meritocrazia e con i giovani più bravi che invece di partire devono passare dalla Regione e devono rimanere in Calabria”. Quindi, un commento sui leader scesi in Calabria, in particolare su Berlusconi che “pensa di conquistare gli elettori con il bunga bunga e con battute come quella fatta alla sua candidata. Noi non vogliamo offendere i calabresi e soprattutto le donne calabresi come ha fatto la Santelli che si è messa a ridere sulla battuta di Berlusconi. Noi qui siamo persone serie e vogliano far crescere la Calabria con programmi seri. Possiamo sembrare tutti “folli”? Si, siamo folli perché vogliamo cambiare la Calabria”. E con l’appello di Tansi si chiude la campagna elettorale calabrese. Un appuntamento importante, come le tante altre elezioni regionali sono sempre state e dalle quali, anche in questo 2020, chissà se i calabresi riusciranno ad avere un minino di risposte ai tanti e atavici problemi.

 

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