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Infermiere ucciso nel Vibonese, richiesto l’abbreviato da moglie e figlio

Nell'udienza tenutasi davanti al gup di Vibo Valentia i due imputati hanno chiesto anche la nomina di un perito al di sopra delle parti

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Hanno chiesto il processo con il rito abbreviato condizionato alla nomina di un perito sopra le parti da parte del giudice, Caterina Gentile, 50 anni e Luciano Colloca, 28 anni, rispettivamente moglie e figlio di Nicola Colloca, l’infermiere di 48 anni di Vena Superiore ucciso e bruciato nella sua auto nella quale è stato ritrovato il 25 settembre 2010. Il prossimo 4 febbraio il giudice scioglierà la riserva sulla richiesta. I due imputati rispondono insieme a Michele Rumbolà 64 anni di Vibo, di omicidio premeditato e distruzione di cadavere. Di concorso in omicidio e distruzione di cadavere, rispondono invece Caterina Magro, 43 anni, nata a Vibo, ma residente a Terni; Nicola Gentile, 56 anni, di Vibo e Domenico Gentile, 44 anni, di Arena, cognati di Nicola Colloca.

 

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