Cronaca

Soldi e sesso per “aggiustare” i processi, l’avvocato Marzia Tassone per oltre un’ora davanti al gip

E' accusata di concorso in corruzione in atti giudiziari, assieme al giudice Petrini

marzia tassone

Ha risposto a tutte le domande del gip di Catanzaro Marzia Tassone, la 33enne di Soverato agli arresti domiciliare nell’ambito dell’operazione “Genesi” che ha coinvolto tra gli altri anche il giudice Petrini. Assistita dagli avvocati Valerio Murgano del foro di Catanzaro e Antonio Curatola del foro di Reggio Calabria, ha contestato punto per punto ogni ipotesi d’accusa parlando per oltre un’ora.

Secondo l’accusa della Dda di Salerno, giudice ed avvocato si sarebbero resi protagonisti di un episodio di concorso in corruzione in atti giudiziari. In particolare Marco Petrini – in qualità di presidente della Corte d’Appello nel processo “Ragno” contro il clan Soriano – non si sarebbe astenuto nel decidere sulla richiesta della Procura generale di Catanzaro di acquisire nel processo le dichiarazioni del nuovo collaboratore di giustizia Emanuele Mancuso (rampollo dell’omonimo clan di Limbadi) contro il clan Soriano, pur essendo l’avvocato Marzia Tassone (legale di alcuni imputati) la sua “amante stabile”.

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