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Cartelle pazze nel Vibonese, somma triplicata rispetto alla scorso anno

I contribuenti di Zaccanopoli sul piede di guerra. Incontro al Comune ma soluzioni ancora lontane

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Cartelle pazze relative al canone dell’acqua recapitate ai cittadini di Zaccanopoli. Con l’opposizione che è salita sul piede di guerra denunciando delle bollette “assurde”, spropositate rispetto al dovuto (il doppio, addirittura per alcuni il triplo dell’importo rispetto all’anno precedente). Ma a fare notizia è, non solo l’errato importo rispetto alle reali letture, che senza particolari verifiche tecniche avrebbero potuto essere rilevate dai contatori dei cittadini, ma anche la tempistica di emissione delle stesse bollette, riferite all’anno 2014 ovvero a prescrizione maturata o, comunque, prossima. “Come già accaduto per la Tarsu – fanno sapere dalla minoranza – ciò espone il Comune ad impugnazioni e condanna anche alla rifusione delle spese legali”.

I consiglieri di minoranza minacciano battaglia con interrogazioni consiliari su tutta la vicenda, dagli errori evidenti dei dati, al costo del servizio di lettura, ai costi delle centinaia di raccomandate inviate ai cittadini, come per la “moltitudine di situazioni equivoche che in questi anni hanno contraddistinto l’amministrazione Caparra”.

L’altro giorno si è tenuto un incontro chiarificatore al Comune, durante il quale si è parlato di un errore informatico nel caricamento dei dati. Il primo cittadino Pasquale Caparra ha assicurato, dal canto suo, che eventuali anomalie saranno corrette, ma ha poi “scaricato” ogni responsabilità alla società che si occupa del servizio di riscossione. Spiegazioni che non hanno convinto del tutto gli utenti presenti alla riunione.

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