Economia & società

L’Asp di Cosenza non assume gli autisti e scatta la protesta

Gli operatori: "Siamo stanchi di essere denigrati e presi in giro perché noi abbiamo professionalità uniche"

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Decine di ambulanze e soprattutto di operatori e volontari si sono presentati stamattina su via Alimena davanti alla sede dell’Asp di Cosenza per chiedere risposte sul loro futuro e sull’accreditamento delle associazioni al servizio di emergenza 118.

Francesca Camposano dell’Avam Onlus di Cosenza spiega che “l’Asp e la Regione Calabria non vogliono assumersi le loro responsabilità su quello che sta accadendo. Non vogliono prorogare la convenzione in essere con le associazioni di volontariato che gestiscono il supporto al servizio di emergenza 118 di Cosenza. Ci prendono in giro da un anno. Un anno fa infatti, la Regione Calabria ha emanato il decreto 141 che stabilisce come, tutte le associazioni di volontariato per poter operare devono avere un’autorizzazione sanitaria al trasporto e un accreditamento come ci è stato richiesto e nei termini abbiamo tutti presentato, a giugno, la dovuta documentazione inerenti le ambulanze e le sedi associative. Da giugno alcuni di noi sono ancora in attesa di verifica, altri invece hanno ricevuto la verifica ma non gli accreditamenti”.

E ancora: “Il 31 dicembre è scaduta la convenzione con il 118 che non verrà rinnovata ma è stata prorogata solo di un mese, e la proroga terminerà il 12 febbraio. L’Asp non vuole rinnovare questa convenzione adducendo al fatto che non siamo accreditati per non parlare della Regione, che non mette mano agli accreditamenti perchè i loro tempi sono biblici anche per scrivere un foglio di carta ci vogliono mesi e soprattutto ora, in vista delle elezioni regionali, non ci calcola nessuno. Abbiamo chiesto tavoli tecnici a chiunque – spiega ancora la Camposano – alla Regione, all’Asp e sono anni che questi ragazzi subiscono le prese in giro della Regione Calabria e dell’Asp di Cosenza. Ad oggi la situazione è questa: il 12 febbraio scade l’ennesima proroga,che non poteva neanche essere fatta perché non è nei termini di legge, e in quella data Cosenza e la Provincia non saranno fornite di tutte le ambulanze che vedete oggi qui. Se già la situazione è tragica ora, pensate a ciò che succederà dal 12 febbraio in poi senza queste risorse per i cittadini”.

Infine, la stoccata finale: “Siamo stanchi di essere denigrati e presi in giro perché noi abbiamo professionalità uniche. Il servizio si fermerà e siamo tutti nelle mani di Dio perché il 118 di Cosenza non ha attualmente a disposizione mezzi e personale in grado di poter ottemperare a tutte le chiamate di soccorso. La centrale 118 di Cosenza guidata dal dott. Borselli in questi anni ha fatto un lavoro esagerato. Si è coordinato con le associazioni di volontariato ed è stata costruita una rete che qualcuno oggi vuole distruggere. Siamo 20 25 ambulanze, circa 480 volontari formai e qualificati che danno l’anima sulle ambulanze. Stamattina le associazioni sono state chiamate per fare una sostituzione di un’ambulanza dell’Asp ad Amantea. L’Asp dispone di una cinquantina di ambulanze che non bastano, perché non bastiamo neanche noi figuriamoci senza. Il problema è che qui giocano con la vita delle persone e non gliene frega niente. L’unico obiettivo che hanno è andare ad occupare le poltrone il 26 gennaio”.

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