Cronaca

L’ex prefetto di Cosenza risponde al gip, l’avvocato: “Fornita la sua versione”

I suoi avvocati hanno chiesto la revoca della misura cautelare dei domiciliari lamentando l'eccessivo clamore mediatico della vicenda

76fc12cf-a9e4-4ede-94c6-c0aaac54c8f8

Ha risposto alle domande del gip Letizia Benigno e ha fornito la sua versione dei fatti l’ex prefetto di Cosenza Paola Galeone che questa mattina è tornata in città per sottoporsi all’interrogatorio di garanzia nell’aula di corte d’assise d’appello del Tribunale bruzio.

La Galeone, ai domiciliari nella sua casa di Taranto e accusata di induzione indebita a dare o promettere utilità, era accompagnata dai suoi avvocati Nicola Cannatelli e Franco Sammarco. Al termine dell’interrogatorio non ha rilasciato alcuna dichiarazione e all’esterno del palazzo di Giustizia a fermarsi davanti ai microfoni e ai taccuini dei giornalisti che attendevano è stato uno dei suoi due legali, l’avvocato Sammarco che ha spiegato che la sua assistita ha reso la sua versione dei fatti con “assoluta limpidità, coerenza e tranquillità”. A margine dell’interrogatorio di garanzia è stata chiesta la revoca dei domiciliari. “Aspettiamo le determinazioni del giudice – ha sottolineato l’avvocato Sammarco – al quale abbiamo chiesto di rivedere la sua determinazione in ordine anche alla misura”.

Sammarco ha lamentato l’eccessivo clamore mediatico della vicenda, parlando di “informazione pilotata”: “A me non è mai capitato in oltre 40 anni di professione che in tempo reale si conquistassero pagine intere di quotidiani nazionali, in genere siamo abituati ai trafiletti, ma va bene così”. L’avvocato ha riferito di una persona provata per le vicissitudini di cui è protagonista. Galeone è stata denunciata per aver proposto, secondo l’accusa, di spartire una somma di 1.200 euro rimasta nelle sue disponibilità e che altrimenti sarebbe stata restituita al ministero dell’Interno.

 

 

Più informazioni