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“Rinascita”, il capo dei capi Luigi Mancuso: “L’ospedale nuovo dobbiamo farlo noi”

L'intenzione del boss emerge da un dialogo con l'imprenditore Angelo Restuccia: "Vi voglio fare una sorpresa"

Carabinieri-e-Luigi-Mancuso

La cosca Mancuso voleva mettere le proprie mani anche sul nuovo ospedale di Vibo Valentia. Il capo dei capi Luigi Mancuso aveva intenzione di partecipare alla realizzazione dell’opera. Una vicenda che emerge dalla maxi-inchiesta Scott Rinascita portata a termine dai carabinieri su input della Dda di Catanzaro. Luigi Mancuso si sarebbe interessato al nuovo nosocomio di contrada Cocari nel dicembre di sei anni fa, ovvero, “pochi giorni dopo l’aggiudicazione dell’appalto, quando cioè era conosciuto il vincitore, benchè le risultanze investigative siano state pubblicate circa due mesi dopo”.

Nel corso di un’intercettazione risalente al dicembre 2013 all’imprenditore Angelo Restuccia, quest’ultimo avrebbe fatto riferimento ad una riunione a Caroni, avvenuta alla presenza di Luigi Mancuso. Restuccia avrebbe raccontato che il Supremo, dopo averlo preso in disparte – scrive stamane la Gazzetta del Sud – gli avrebbe promesso di inserirlo nei lavori che sarebbero dovuti iniziare per la costruzione del nuovo ospedale. “Sto facendo una cosa che voglio farvi una sorpresa  – avrebbe detto Mancuso a Restuccia. E l’imprenditore avrebbe chiesto: “Una sopresa, dimmi che sorpresa mi vuoi fare?” E il capo dei capi avrebbe risposto: “Poi ve la dico”. E poi avrebbe aggiunto: “Va bene ve lo dico…ci devono chiamare che gli è rimasto un coso qua..dell’ospedele a Vibo…lo dobbiamo fare noi”.

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