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Provincia Vibo, il presidente Solano: “Nel 2020 stabilizzeremo 14 lavoratori”

Il capo dell'amministrazione di palazzo ex Enel ha tracciato un bilancio dell'attività svolta su strade e scuole

Vibo conferenza fine anno presidente provincia

La coperta è corta. Eppure, con fatica, l’amministrazione provinciale di Vibo Valentia tenta di ripartire e di riemergere dal dissesto. Il consuntivo del presidente Salvatore Solano è suonato per alcuni aspetti come un rendiconto della sua attività a poco più di un anno dall’insediamento. Dalla viabilità agli edifici scolastici più di qualcosa si è mosso. “L’obiettivo – ha evidenziato ieri il presidente – è quello di lasciare una buona eredità a chi verrà dopo, visto che la mia esperienza alla Provincia si chiuderà con questo questo mandato”. Un bilancio tutto sommato lusinghiero per un Ente che ormai riesce a pagare gli stipendi con una certa regolarità, si accinge a stabilizzare 14 lavoratori ex Lsu-Lpu e sta aumentando il numero di ore lavorative ai dipendenti part-time. “Se l’ipotesi di bilancio venisse approvata – hanno sottolineato presidente e segreterio generale – tutto questo sarà possibile”. Il tutto pur rimarcando la carenza di organico considerato che “servirebbe almeno il 30% di forza lavoro in più”.

Strade e scuole i principali capitoli della conferenza stampa di fine anno. La relazione è stata affidata al vice presidente della Provincia Domenico Anello. “Nell’anno che va a concludersi – ha esordito – abbiamo completato la palestra dell’Alberghiero e consegnati i locali di un’ala dell’Ipsia dopo sei anni. Stiamo partecipando a bandi per nuovi finanziamenti relativi alla messa in sicurezza degli Istituti professionali per l’Industria e l’Artigianato del capoluogo, ma anche di Filadelfia e Tropea”. E ancora: “Sono state attivate le procedure per valutare la vulnerabilità sismica, passaggio propeduetico per richiedere le relative risorse”. Quanto al liceo scientifico, il presidente Solano non ha usato mezze misure: “Il nostro intento – ha chiarito – è quello di acquistare l’immobile. E’ stato un grave errore politico far costruire una struttura privata per scopi pubblici. Basti pensare che fino ad oggi sono stati spesi più di due milioni”.

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