‘Ndrangheta nel Nord Est, ai domiciliari “l’esattore” del clan Mannolo di Cutro

E' quanto disposto dal Tribunale del Riesame di Catanzaro nei confronti di Domenico Basile, arrestano nell'ambito dell'operazione denominata "Malapianta"

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Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha concesso gli arresti domiciliari a Domenico Basile, 59 anni, arrestato lo scorso mese di maggio nel corso dell’operazione denominata “Malapianta, condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro che ha portato in carcere 35 persone accusate di far parte della ‘ndrina dei Mannolo di Cutro che aveva messo le sue radici nel Nord Est.

Dal carcere ai domiciliari. Secondo l’ipotesi accusatoria Basile sarebbe “il referente dell’associazione nella zona di Padova, Treviso e Vicenza” e avrebbe svolto il ruolo di “esattore” per conto del clan di Cutro. Il 59enne è quindi accusato di usura ed estorsione con l’aggravante mafiosa e per questo motivo era finito in carcere. Assistito dall’avvocato Vincenzo Cicino, si è quindi rivolto al Tribunale del Riesame di Catanzaro dopo che il gip aveva rigettato una prima richiesta di alleggerimento della misura cautelare. La seconda sezione penale presieduta dal giudice Giuseppe Valea ha quindi accolto l’istanza presentata dall’avvocato Cicino sostituendo la custodia in carcere con gli arresti domiciliari.

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