Volano gli stracci in FI, Occhiuto rompe con la Santelli e prepara la corsa in solitaria

"Una manovra misera di opportunità politica per sostituirmi da parte di chi ho sempre valorizzato"

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Se nel centrosinistra le candidature a governatore per le prossime elezioni regionali hanno scatenato il caos, a destra non si può negare che stia accadendo anche di peggio. Ebbene, il vertice dell’altro ieri ad Arcore ha messo una pietra tombale, verosimilmente, sulla candidatura del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, osteggiato dalla Lega e dalla famiglia Gentile, con la quale esiste da anni una rivalità forte nella città dei Bruzi. Ma il fatto eclatante è che il nome tirato fuori dal cilindro sia quello di Jole Santelli, la coordinatrice regionale di Forza Italia, persona vicinissima alla famiglia Occhiuto. Quest’ultima, infatti, aveva inserito anche il suo nome nella rosa consegnata a Berlusconi e proposta agli altri leader del centrodestra.

Sembrava solo un modo per depistare e rimettere la palla al centro del campo, ragionando bene sul da farsi e soprattutto sulla candidatura di Roberto Occhiuto vice presidente dei deputati di Forza Italia. Invece, era tutto incredibilmente vero. E le dichiarazioni rilasciate da Mario Occhiuto questa mattina segnano una frattura e una spaccatura che prima ancora che essere politica viene vissuta sul piano dei rapporti umani. E’ Jole Santelli la prima responsabile del tradimento “di persone – ha detto Mario Occhiuto – che ritenevi amiche e che hai sempre gratificato e che oggi ti trovi impegnate, con manovre davvero misere, nel tentativo di sostituirti”. E ancora: “Non riesci neppure a crederci, ma dopo qualche giorno metti in fila tante parole, avvenimenti, ricordi e capisci”. Non per questo il sindaco bruzio è pronto alla resa. Anzi, Occhiuto fa un appello “alle persone libere, ai tanti giovani che credono ancora che sia possibile il cambiamento e a tutti coloro i quali non vogliono consigliere la regione a chi pensa, magari dall’esterno, di utilizzare la voglia di riscatto per i calabresi nei propri interessi. Dobbiamo ribellarci a tanta violenza e miseria umana travestita di opportunità politica”. Ed è pronto a mettere in campo due liste e a correre da solo rimettendo pesantemente in discussione l’esito che sembrava scontato delle elezioni
regionali.