Cronaca

Rifiuti smaltiti in discariche abusive a Lamezia, 15 arresti: “Così avvelenavano il territorio”

La Dda di Catanzaro e la Procura di Lamezia hanno scoperto uno "sistema criminale" dedito allo smaltimento di scarti pericolosI in discariche vicine ad alcuni fiumi. I nomi di tutti gli indagati

Rifiuti cava parisi

Un vero e proprio sistema criminale che gestiva in modo illecito la filiera del recupero e dello smaltimento dei rifiuti sia all’interno della discarica abusiva di località Bagni, sia in un altro sito individuato in località San Sidero, sempre a Lamezia Terme e prossimi ad alcuni corsi d’acqua. E’ quanto scoperto dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e dalla Procura di Lamezia nell’ambito di un’inchiesta culminata all’alba di oggi con il blitz che ha portato all’arresto di diverse persone (8 in carcere e 6 ai domiciliari). A vario titolo sono ritenute responsabili dei reati di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti ed inquinamento ambientale. Le indagini sono state condotte dai poliziotti della Squadra mobile di Catanzaro e dal Commissariato di Lamezia Terme. I provvedimenti restrittivi sono stati eseguiti in collaborazione con le Squadre Mobili di Milano, Varese, Como, Torino, Bologna, Salerno e Benevento. I rifiuti arrivavano a Lamezia e provenivano da tutta Italia. Le aziende coinvolte sono tre: una di Gizzeria, una di Bologna e una di intermediazione con sede a Como.

I nomi.Otto le persone finite in carcere: Antonio Maurizio Bova, 41 anni; Angelo Romanello, 35; Assunta Villella, 45; Giuseppe Parisi, 46; Giuseppe Liparota, 60; Gianfranco Liparota, 35; Antonio Felice Liparota, 36; Felice Gabriele, 56. Gli arresti domiciliari sono stati disposti nei confronti di: Antonio Domenico Sacco, 25 anni; Sarina Parisi, 58; Francesco Parisi, 48; Michelina Imparato, 49; Matteo Molinari, 36; Pasquale Gabriele, 28; Giuseppe Leto, 61. Disposti cinque obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di Domenico Bernardo, 45; Tommaso Galati, 41; Ferdinando Benincasa, 42; Angelo Mancuso, 58; Gennaro Battipaglia, 68.

Il “sistema”. Grazie anche ad accertamenti di tipo tecnico, e’ emerso che a gestire il traffico di rifiuti era un’organizzazione gestita da due persone, Maurizio Bova, 41 anni, e Angelo Romanello, di 35, entrambi arrestati. I due controllavano la Eco. Lo.Da, società con sede a Gizzeria (Catanzaro) e la Crm, con sede a Dozza (Bo), messe sotto sequestro, che gestivano illegalmente la filiera dei rifiuti che venivano abbandonati, oltre che in località Bagni, in un’altra discarica a San Sidero, sempre nel territorio di Lamezia Terme.

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