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Sla, la moglie s’ammala e lui ipoteca la casa per finanziare la ricerca

"Non sono un eroe, mia moglie ora è morta, ma lo studio aiuterà gli altri". La storia è stata resa nota dalla dottoressa che dirige il centro di Novara

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La moglie s’era ammalata di Sla alcuni anni fa. Sclerosi laterale amiotrofica, una diagnosi che non perdona. Ma lui, Lorenzo Capossela, commercialista di Benevento, non ha voluto darsi per vinto e ha lottato fino allo stremo per salvarla. Ha persino ipotecato la casa per contribuire a raccogliere i fondi per la ricerca ed è diventato così il principale finanziatore privato di un progetto sperimentale scoperto dall’altra parte dello Stivale, in quel di Novara.

Lì lavora un’equipe che sta cercando di far partire una sperimentazione su un farmaco rivoluzionario, che nei test di laboratorio sembra in grado di rallentare la malattia. E proprio lì, nel Centro esperto Sla dell’azienda ospedaliero-universitaria di Novara diretto dalla dottoressa Letizia Mazzini, era in cura la moglie, che purtroppo è mancata nell’aprile scorso.

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