Il “Sistema Vibo” è un meccanismo consolidato: incarichi e assunzioni per amici e parenti

Il blitz delle Iene negli uffici dell'Asp ha fatto emergere un modus operandi ben noto anche in altri enti del territorio

comune e asp vibo

Arriva dopo il blitz della Guardia della Finanza al Comune di Vibo, casualmente, quello delle Iene negli uffici dell’Asp di Vibo Valentia. Un inchiesta realizzata per capire meglio il modo in cui fosse stata assunta la dottoressa Serena Velocci, moglie del consigliere regionale Vincenzo Pasqua è un caso che rischia di rimanere isolato se non si parte da una considerazione di fondo: esiste un sistema consolidato di poteri forti che governano e menano le danze negli uffici dell’Asp, come in quelli della pubblica amministrazione, Comune e Provincia, ma non solo, e che di volta in volta stabiliscono chi assumere, chi declassare e chi eventualmente debellare!

Ebbene, le denunce del dott. Francesco Massara, nei confronti del suo nemico giurato a Procura della Repubblica, Asp, Regione, Autorità Anticorruzione e addirittura Tavolo Adduce non sono state le sole in questi anni. Tante persone interessate da appalti, affidamenti diretti, posti di lavoro e ovviamente concorsi hanno preso carta e penna per sporgere denuncia. Come dimenticare i concorsi a palazzo “Luigi Razza” , quando nessuno mosse un dito neppure dopo una lettera al capo dello Stato. Anzi, si preferì sanare una situazione pregressa per fare in modo che cadesse l’interesse del ricorrente. E ancora, come tralasciare le denunce che il Comune capoluogo riceve ogni giorno, nei più svariati settori, rimaste pedissequamente lettera morta. Se le Iene avessero la possibilità di svariare da un ufficio all’altro, verrebbe fuori il “Sistema Vibo”, consolidato nel tempo, che non riguarda una famiglia, o un politico, o un dirigente medico, ma vere e proprie dinastie che hanno occupato per lustri gli uffici pubblici e continuano a gestire potere a favore dei privati di rispettivo riferimento.

In questo senso vanno lette anche le denunce e i commenti apparsi sul web. Una pioggia di commenti che costituiscono la cartina di tornasole di un sentire diffuso. Tra la gente normale, abituata a non vivere di privilegi. “Come fa l’Asp a dare risposta agli utenti se continua ad essere nelle mani dei colletti bianchi, se vige la legge del nepotismo anche per fare il portiere, figuriamoci il medico”, tuonano gli utenti sul web dove impazzano le riflessioni sul sistema vigente: “Il dramma – scrive un altro leone da tastiera – è che continuano a dire di essere in regola”. “Le Iene – aggiunge un terzo “commentatore” -dovrebbero andare anche al Comune ed in Provincia – per dare conto di cosa accada quotidianamente”. A tal proposito, sul web c’è chi chiede conforto al procuratore Nicola Gratteri: “Chissà cosa ne pensa”…Alcuni cittadini si indignano “perché tutto ciò avvenga nel silenzio. La gente qui – stigmatizza – è abituata a tacere mentre si assumono raccomandati e incompetenti”.

Più informazioni