Ritorno a casa a Reggio, non dei migliori, per il giornalista e consigliere comunale di San Luca, Klaus Davi. All’arrivo, la notte scorsa, nel quartiere Archi Cep, Davi si è accorto che qualcuno aveva sfondato, con una grossa pietra, la vetrata della verandina che da alla cucina dell’appartamento in cui, da qualche mese, il noto massmediologo risiede durante i suoi soggiorni in Calabria.
Chiamata la Polizia di Stato, sul posto sono giunti gli agenti della Scientifica. Dai rilievi effettuati, i poliziotti hanno rinvenuto delle impronte che confermerebbero la tesi secondo cui qualcuno sarebbe entrato, all’insaputa di Klaus Davi, all’interno dell’abitazione. Da quanto verificato, non solo dagli agenti, ma soprattutto dal diretto interessato, lo sconosciuto o gli sconosciuti introdottisi all’interno dell’appartamento non avrebbero portato via nulla.
Cosa cercassero, saranno gli inquirenti a chiarirlo. Lo stesso Klaus Davi, tuttavia, non esclude possa comunque essere un’azione mirata e legata proprio al fatto che la sua presenza, nel rione Cep di Archi, è ormai ben nota. “Se vuole essere un messaggio, non so quale significato attribuirgli” le parole di Klaus Davi. “Con il signor Arcudi – aggiunge – ho un regolare contratto d’affitto e sono qui a testimoniare la mia presenza in un quartiere difficile e aiutare i ragazzi del posto, come già faccio a San Luca e in altre realtà calabresi e milanesi dove opero”.
Nel rivolgersi poi direttamente agli autori, Klaus Davi dice: “se con questo atto volete farmi capire qualcosa, avete sbagliato persona, perché io resto qui, amo questa città, questa Regione e questo quartiere e quando verrò qui in Calabria, questa è e sarà sempre la mia casa”.
