Operazione “Buitre Malo”, a Lamezia Terme le Fiamme Gialle sequestrano un arsenale

Tra le altre cose la Guardia di finanza ha ritrovato ordigni e esplosivi e denaro contante all'indagato che è stato posto agli arresti

2d0f606e-10bd-4d95-94fe-84a16129665e

Durante l’esecuzione, martedì scorso, di un’ordinanza cautelare disposta dal Gip del Tribunale di Lamezia Terme nei confronti di un imprenditore del posto, Carmelo Furci, i finanzieri del comando provinciale di Catanzaro e del gruppo della città della Piana, hanno effettuato oltre all’arresto dell’uomo, anche un’approfondita perquisizione che ha permesso di ritrovare quella che gli stessi investigatori hanno definito come “una vera e propria santabarbara”, sequestrando – nell’ambito dell’operazione denominata “Buitre Malo” – degli ordigni esplosivi, del materiale esplodente e del denaro contante.

L’uomo è stato indagato in relazione a dei prestiti ritenuti a tassi usurai e che avrebbe elargito a due commercianti, anche loro lametini, che si trovavano in difficoltà economiche. Prestiti, però, che avrebbero raggiunto oltre il 120 per centro di tasso di interesse; una condizioni che – sempre secondo gli inquirenti – avrebbe portato le vittime in una situazione finanziaria definita di “non ritorno”, venendo anche minacciati dal presunto usuraio per convincerli, non potendo restituire le somme, a cedere addirittura le rispettive attività. L’imprenditore è accusato dunque di usura aggravata, di estorsione ed esercizio abusivo del credito.

I particolari dell’operazione saranno illustrati dal Procuratore della Repubblica, Salvatore Curcio, e dal comandante provinciale della Gdf di Catanzaro, Dario Solombrino, durante una conferenza che si terrà stamani alle 11.

Più informazioni