Drone e tecnologia applicata al calcio: così la Vibonese è diventata una macchina da gol

Un’idea mutuata dal football americano e dal rugby, importata in Italia da Sarri nel 2013 ai tempi di Empoli. Ecco uno dei principali segreti dei rossoblù

Qualsiasi impresa arriva quasi sempre da lontano. Nel caso della Vibonese anche dall’alto perché a “Modicalandia” nulla nasce dal caso e nulla si improvvisa. La giostra del gol che sta facendo divertire i tifosi rossoblù e impazzire le difese avversarie è il frutto di una programmazione ben precisa: studio dietro a un computer e lavoro sul campo. Dal basso e anche dall’alto. Uno dei segreti della Vibonese di Giacomo Modica è, infatti, l’uso della tecnologia. Un’idea mutuata dal football americano e dal rugby, importata in Italia da Sarri nel 2013 ai tempi di Empoli e proposta ora a Vibo e in Serie C da Modica e dal suo staff tecnico. Così la Vibonese, oltre ad essere la squadra più giovane del girone, ha il migliore attacco di tutta la Serie C (insieme alla Reggina) e il secondo d’Italia (dietro l’Atalanta).

Il segreto. Cosa c’è di così rivoluzionario negli allenamenti dei rossoblù? Semplice, l’uso del drone. Dall’alto si vedono tutti gli errori e tutti i difetti. Schemi, movimenti, tagli e sovrapposizioni che visti e rivisti al computer possono essere analizzati e corretti in tempo reale. E il drone rossoblù si alza quasi ogni giorno a Vibo Marina, specie nel corso delle sedute tecnico-tattiche. Modica e i suoi collaboratori utilizzato le immagini riprese dal cielo e filmano gran parte degli allenamenti anche con delle telecamere posizionate in tribuna.

Tutti gli uomini di Modica. Nulla sfugge allo staff tecnico rossoblù perché è dallo studio dei dettagli che nascono le imprese. Uno degli uomini di Modica, Piero Giacalone, non va mai in panchina e raramente si vede sul campo. Il suo posto è in un angolo della tribuna stampa. Da qui osserva il lavoro di Bubas e compagni. Guarda le partite e si sofferma sui difetti. Riprende, annota e suggerisce. E’ il match-analist e si incastona in un lavoro di squadra: oltre a Giacalone, ci sono Michele Facciolo (il vice allenatore), Mauro Manganaro e Salvatore Periti che si occupano dei portieri, Vincenzo Leone, il prof che invece è delegato al recupero degli infortunati. E’ il team che lavora dietro le quinte e che ha trasformato la Vibonese in una perfetta macchina del gol. (mi.fa.)

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