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Infocontact, la procura di Roma revoca il sequestro preventivo di 2,5 milioni

La società risponde di una truffa da parte dei suoi amministratori ai danni della Regione Calabria

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La Procura della Repubblica di Roma, in accoglimento dell’istanza presentata dall’avvocato Giuseppe Spinelli, ha revocato il sequestro preventivo di oltre due milioni e mezzo di euro che era stato disposto, nel giugno del 2018, dal Gip di Lamezia Terme a carico della società Infocontact, operante nel settore dei servizi call center.




La società, oggi in amministrazione straordinaria, aveva subito il sequestro della somma depositata sul suo conto corrente in quanto veniva considerata beneficiaria del profitto illecito ottenuto, secondo l’accusa, attraverso una truffa da parte dei suoi amministratori dell’epoca ai danni della Regione Calabria. La revoca del sequestro è stata disposta dalla Procura di Roma, alla quale gli atti erano stati trasmessi dall’autorità giudiziaria di Lamezia Terme per competenza territoriale, con conseguente ritorno del procedimento alla fase dell’indagine preliminare, dopo che era stato accertato che la liquidazione delle somme alla società era avvenuta attraverso un istituto bancario con sede nella capitale. Nell’istanza che è stata accolta dal pm di Roma Carlo Villani, l’avvocato Spinelli aveva evidenziato “la peculiarità dei termini di prescrizione dell’illecito contestato ad Infocontact srl, diversi da quelli previsti per il reato presupposto, e soprattutto l’assenza di tempestività della richiesta di rinvio a giudizio degli amministratori della stessa società. Con la conseguente constatazione che non si poteva considerare realizzato il congelamento della prescrizione stessa, nonché la sopravvenuta prescrizione del reato di truffa contestato”.

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