Economia & società

Processo senza prescrizione, l’avvocato Talerico: “Rischiamo di tornare all’Inquisizione” (VIDEO)

E' quanto ha affermato il presidente del Coa di Catanzaro al congresso straordinario dell'Unione delle Camere Penali in corso a Taormina

“Sento il dovere di esternare il mio plauso alle Unioni delle Camere penali, unico soggetto della rappresentanza dell’avvocatura ancora in grado di consentire un dibattito libero e democratico tra persone che si sanno ascoltare. Non il solito dibattito tra sordi che non conoscono il linguaggio dei segni, questo lo dico perché chi ha partecipato ai congressi nazionali forensi si è reso conto che spesso parlano tutti fuorché gli avvocati”. Lo dichiara nel suo intervento il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro e socio delle Camere Penali Antonello Talerico al congresso straordinario dell’Unione delle Camere Penali in corso a Taormina.

Oggetto del congresso è l'”Imputato per sempre, il processo senza prescrizione. Le vere cause dell’irragionevole durata dei processi in Italia”. “Rischiamo di consentire – ha aggiunto l’avvocato Talerico – una sentenza, un processo, sulla scorta di prove preconfezionate da parte della Procura. La sostanziale abolizione della prescrizione non farà altro che eliminare quella spada di Damocle contro i giudici, sicuri che oramai difficilmente faranno riferimento in appello, saranno certi che il reato non si potrà prescrivere e, quindi, non dovranno correre. Se questo dovesse succedere nel corso del primo grado, correremo il rischio di non poter sentire alcuni testimoni perché irreperibili o perché deceduti e torneremo alla reintroduzione di una sorta di tribunale dell’inquisizione, dove all’imputato non spetterà altro che ritrattare per evitare di subire una pena importante”.

Secondo il presidente del Coa di Catanzaro l’Unione non deve essere lasciata sola ribadendo la necessità di dover ripartire dai Consigli dell’Ordine. “Se il Cnf – sottolinea l’avvocato Talerico – è timido nell’affrontare questa battaglia si riparta dai Consigli dell’ordine che sono le vere rappresentanze nel territorio dell’Avvocatura unitamente all’Unione”. Rivolgendosi alla platea e al presidente nazionale delle Camere Penali Domenico Caiazza, il presidente del Coa ha affermato: “Possiamo sottoscrivere un manifesto. Il primo firmatario sarà sicuramente l’Unione e come secondo firmatario posso già assumere l’impegno che potrà essere il Consiglio dell’Ordine di Catanzaro e così via tutti gli altri Ordini”.

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