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Cgil, Cisl, Uil e Cisal sulla sanità a Vibo: “Servono risposte o sarà mobilitazione”

I sindacati individuano cinque punti sui quali puntare subito l'attenzione

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“Risposte concrete o grande mobilitazione di cittadini, lavoratori e parti sociali”. E’ il pensiero unico di Cgil, Cisl, Uil e Cisal al termine del Consiglio comunale straordinario sulle problematiche legate alla Sanità vibonese e più in particolare al nosocomio cittadino ‘Jazzolino’. “Apprezziamo lo sforzo ed i buoni propositi del Sindaco Limardo e di tutto il Consiglio comunale della città – scrivono in una nota congiunta le quattro sigle sindacali – su un problema di assoluta gravità come l’intero comparto sanitario vibonese ma – sottolineano – è tempo di agire con azioni concrete ed immediate nell’interesse della cittadinanza e salvaguardia di tutto il personale sanitario e medico interessato. E’ impossibile – tuonano – pensare che in alcuni reparti dell’ospedale non si possano accettare pazienti per via di una carenza, senza precedenti, di personale o mancato collaudo di attrezzature fondamentali per rispondere al fabbisogno dei malati. I cittadini sono stanchi di discussioni, di ‘vedremo’ e di ‘faremo’. Serve fissare fin da subito un programma esecutivo da sottoporre nelle sedi deputate a prescindere dagli steccati politico-istituzionali:

1)Modifica del Decreto Calabria guardando al reale fabbisogno della Regione e della Provincia che non possono essere equiparate ad altre Regioni o altre Province che negli anni hanno costruito un sistema sanitario funzionale.

2) Programmazione sanitaria al rialzo che aumenti i posti letto ed i livelli di assistenza.

3) Avvio di concorsi ad-hoc per superare precariato ed eliminare gli spaventosi buchi di personale registrati tra strutture e reparti.

4) Messa in sicurezza delle strutture ed i presidi vibonesi attingendo ai fondi, pari a 30milioni

di euro, destinati alla Calabria e deliberati dal Cipe.

5) Valorizzare le tante eccellenze mediche e sanitarie che operano nelle nostre strutture pubbliche e private con l’ obiettivo di ridare fiducia ai cittadini bloccando l’emigrazione sanitaria e riappropriandoci di risorse che invece andrebbero a finire tra i bilanci delle altre Regioni che continuano ad inserire preventivamente, sulla base della storicità, budget provenienti dai malati calabresi.

“Solo così -conclude la nota – possiamo difendere il nostro diritto alla salute e le professionalità che quotidianamente, nonostante tutto, con grande senso di responsabilità garantiscono un minimo di risposta sanitaria. Il 17 ottobre incontreremo Cotticelli alla Prefettura di Catanzaro – concludono i rappresentanti sindacali – se non avremo risposte in tal senso partirà una straordinaria mobilitazione che partirà da Vibo fino ad arrivare a Roma”.

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