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Sicurezza informatica: un must per ogni azienda

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La tecnologia come attore protagonista, come punto di raccordo in un mondo in cui tutto comunica e tutto è in connessione. Un mondo che, inevitabilmente, diventa sempre più vittima di attacchi informatici molto elaborati e che si verificano all’interno di confini sempre più complessi da definire. Ma cosa significa tutto questo per le aziende? E quali sono, eventualmente, le precauzioni da prendere?

Cybercrime: i rischi

Seimila miliardi di dollari entro due anni. Questa la cifra spaventosa a cui potrebbe corrispondere il totale dei danni provocati dal cybercrimine, secondo alcune stime. Un’ombra che aleggia sulle aziende di piccola, media e grande dimensione e che costringe i dirigenti di tutto il mondo ad agire in fretta. D’altronde, la sicurezza informatica è legata a doppio filo con elementi fondamentali e cruciali come la protezione dei dati, la proprietà intellettuale, le operazioni e i rapporti con la clientela, senza dimenticare la stessa sicurezza fisica. Ma, come detto, a rendere tutto più complicato è il carattere costantemente mutevole di queste minacce, in grado di rinnovarsi, di cambiare pelle adattandosi ai tempi, proprio come chi conosce i segreti della sopravvivenza. Ed ecco allora che gli hardware di dispositivi di uso comune, quali computer o stampanti, “vivono” sul filo del rasoio, all’interno di un habitat che non conosce confini fisici e che è pressoché illimitato. Lo sviluppo della tecnologia ha infatti reso possibile lavorare da dispositivi elettronici di qualunque tipo da ogni parte del mondo, abbattendo il canonico concetto di ufficio tradizionale come quartier generale delle operazioni. Che sia un bar, casa propria o un internet point i nostri dispositivi sono costantemente a rischio.

Cybercrime: come proteggersi

La prima contromisura da prendere, forse la più semplice ma anche tra le più importanti, è attuare una corretta formazione del personale. Stando a uno studio condotto da Proofpoint, azienda leader nel settore della sicurezza informatica, circa un terzo su quattromila dipendenti selezionati fra Germania, Italia, Francia e Regno Unito è stato vittima di una violazione informatica almeno una volta. E all’origine di queste violazioni ci sono spesso comportamenti inadeguati, come gravi disattenzioni che possono compromettere il benessere di un’intera azienda. Provate a immaginare cosa significherebbe smarrire anche una semplice chiave USB, magari contenente dati relativi all’azienda o ai clienti. Un disastro che può costare carissimo, un’eventualità che per essere sventata necessita di un’adeguata formazione dei dipendenti, al fine di sensibilizzarli e prepararli a dovere.

Ci sono poi azioni pratiche semplici da eseguire ma non per questo poco efficaci. Un antivirus affidabile e costantemente aggiornato può proteggere i computer aziendali da molte minacce informatiche, l’utilizzo di un generatore di numeri casuali (RNG), può garantire la sicurezza di trasmissioni e transazioni in rete, e un periodico backup dei dati, ovvero una copia dei propri file, può salvare il lavoro di una compagnia nel caso in cui un ransomware infettasse il pc.

In ogni caso, la salvaguardia di un’azienda non può prescindere dall’implementazione di una precisa strategia di sicurezza informatica che sia volta a preservare i dati aziendali. Gli step da seguire, che si vanno ad aggiungere alle pratiche già citate, sono i seguenti:

  • Proteggere i dati aziendali necessita di una conoscenza profonda dei dati stessi. Bisogna dunque essere consci di cosa rappresentino, dove si trovino e chi li gestisca. Ecco perché l’utilizzo di un registro dei dati potrebbe essere una mossa vincente.
  • Rimanendo in tema, è bene creare una lista di tutti i dipendenti che hanno accesso ai dati, tenendo a mente che non tutti ne hanno bisogno per svolgere il proprio lavoro. Meglio limitarne l’accesso a chi, per ragioni professionali, non può farne a meno.
  • Bisogna sempre ragionare sul lungo termine. Cercare di eliminare una minaccia informatica quando questa ha già colpito alla lunga non paga. Bisogna individuare in anticipo eventuali pericoli attraverso una studio meticoloso dei comportamenti e delle tendenze di attacchi e attaccanti, sfruttando i punti di forza della propria azienda.

La tecnologia ha cambiato la nostra vita e continuerà a farlo, senza sosta. Molti di questi cambiamenti ci recano benefici prima inimmaginabili ma ci mettono anche alla prova nel nostro lavoro, con pericoli che non possono più essere sottovalutati. La sicurezza informatica è e deve essere una prerogativa per ogni azienda.