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Ritardo aereo: quando abbiamo diritto al rimborso e quando anche al risarcimento. Ecco come procedere

Tempo perso - Hurry di Pixabay

Nei mesi estivi di quest’anno, gli aeroporti calabresi e in particolare quello di Lamezia Terme hanno registrato il maggior traffico di sempre, superando i 700 mila passeggeri e con un aumento dell’11,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Dal punto di vista della gestione del traffico passeggeri il bilancio è positivo; nonostante le istanze sindacali del personale di volo e di terra e nonostante gli scioperi ENAC che hanno movimentato la scorsa primavera, l’estate è stata per lo più serena.

La serenità dei passeggeri è tuttavia sempre in discussione, dal momento che uno studio della multinazionale a tutela dei passeggeri AirHelp, attesta che ogni anno circa 5 milioni di euro non vengono reclamati dai passeggeri che ne avrebbero diritto. L’87% dei passeggeri che subisce un ritardo aereo o una cancellazione non sa neanche di essere titolare di diritti di rimborso o risarcimento.

Perché così pochi aventi diritto fanno richiesta di rimborso e/o risarcimento per i ritardi

Ciò che scoraggia i passeggeri dal procedere alla richiesta di indennizzo è la non consapevolezza di essere titolare di diritti in tal senso. In realtà questo denota il primo vulnus nella gestione da parte delle compagnie, cioè il dovere di dare una opportuna e adeguata informazione in merito al problema in corso e ai diritti di cui i passeggeri lesi sono titolari.

Ad esempio, per i casi di ritardo aereo e rimborso AirHelp dedica una pagina che spiega nel dettaglio quali sono i diritti dei passeggeri e i doveri della compagnia, proprio per venire incontro in maniera semplice e immediata a questo aspetto.

Da qui è nata l’idea della multinazionale di creare una App che, inserendo tutti i dati del volo, riesce a dire in pochi click che cosa è possibile richiedere e come procedere.
Proprio il “come” è un altro aspetto che spaventa moltissimi consumatori e passeggeri.

Facciamo ora chiarezza su ciò cui si ha diritto in termini di rimborso e risarcimento per ritardo e cancellazioni

Ritardo aereo: rimborso e risarcimento caso per caso

Secondo quanto stabilisce l’UE nel suo regolamento a tutela dei viaggiatori aerei (nello specifico, il regolamento regolamento CE 261), il diritto risarcitorio che sovviene in caso di ritardo superiore alle tre ore è proporzionale alle tratte da percorrere:
in questo in Europa c’è un grosso vantaggio rispetto ad altre confederazioni. Ad esempio, negli USA l’ammontare del risarcimento se da un lato può essere molto maggiore rispetto ai “prezzi fissi” europei, è soggetto alle singole cause legali e ai danni per il passeggero caso per caso.

L’Europa invece stabilisce che vi sono delle quote fisse di risarcimento nei casi in cui il danno sia dovuto all’operato della compagnia (circostanze operative come manutenzione e pulizia, turnover, scioperi del personale e istanze interne alla gestione aziendale della compagnia aerea).

Attenzione: in caso di ritardo aereo superiore alle tre ore per cause legate all’operato della compagnia si ha sempre diritto ad un rimborso del biglietto, pari all’importo dello stesso.
Poi subentra anche l’onere risarcitorio con tariffe stabilite dal regolamento europeo come segue:

Per tutti i voli la cui tratta copre fino a 1500 km il risarcimento che spetta al passeggero è di 250 euro;
Per i voli interni all’UE con tratta superiore a 1500 km l’onere risarcitorio si attesta invece sulla cifra di 400 euro mentre per i voli al di fuori dell’UE con tratta cmpresa tra 1500 e 3500 km l’onere risarcitorio della compagnia è di 400 euro.

Il diritto ad un risarcimento aumenta per le tratte intracomunitarie superiori a 3500 km con un ritardo tra le 3 e le 4 ore; in tali casi, il risarcimento cui il passeggero ha diritto è pari a 300 euro mentre se il ritardo è addirittura superiore alle 4 ore sarà di 600 euro.

Se per il ritardo aereo il rimborso è sempre possibile, lo stesso non vale per il risarcimento.

Le cause di un ritardo determinano il conseguente diritto o mancato diritto di risarcimento.

Un ritardo superiore alle tre ore può essere causato da circostanze operative (dipendenti dalla compagnia) o da circostanze eccezionali.

Le cause indipendenti dalla compagnia sono serie allerte meteo (il 5% delle cause annuali di ritardo), allarmi terrorismo, emergenze sanitarie improvvise. In tal caso, non c’è diritto di risarcimento ma solo di rimborso ritardo aereo.

Tuttavia, secondo uno studio di EasyViaggio, oltre il 60% dei ritardi dipende dalle compagnie, cioè ad esempio ai tempi di “turnover”, i tempi di scalo, sbarco e pulizia dell’apparecchio.

Va da sé che, dunque, oltre il 60% dei passeggeri che ogni anno subisce un ritardo aereo ha diritto ad un rimborso ma anche ad un risarcimento.

Tutto sta nel saperlo e reclamarlo.