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Miracolo per il piccolo Gabriele: a due anni ha una malattia rara, trovato il donatore

Compatibile al trapianto uno su centomila. Catena di solidarietà: il piccolo verrà operato a ottobre a Brescia

gabriele

Per Cristiano e Filomena, i genitori del piccolo Gabry, è un giorno indimenticabile. È stato trovato il donatore per il loro bambino, un evento eccezionale perché solo uno è compatibile tra 100mila possibili ‘benefattori genetici’. Ed è disponibile a donare il suo midollo osseo a Gabriele, un bambino di 2 anni (li compirà domenica prossima) che, dalla nascita, è affetto da una malattia rarissima: la Sifd, l’anemia sideroblastica con immunodeficienza delle cellule B (ce ne sono solo 20 al mondo, uno in Italia). Si tratta di una patologia ematologica in cui l’organismo dispone del ferro necessario, ma non è in grado di incorporarlo nell’emoglobina. La conseguenza? Febbri, vomito, pallori, dolori al torace, ritardo nello sviluppo.

Gabriele è gemello di Benedetta, ma la sorellina non ha nessuna patologia. Invece lui, fin dai primi mesi di vita, incomincia a manifestare alterazioni febbrili e rallentamenti nella crescita. Al Niguarda di Milano, dove il bimbo è nato, e ancora di più agli Spedali civili di Brescia, capiscono che qualcosa non va grazie a un esame del sangue e del midollo osseo. Dopo poche settimane, la diagnosi: anemia sideroblastica.
I medici cercano delle cure con un nuovo farmaco a base di vitamina B6 con l’integrazione di massicce dosi di acido folico e sembra che, all’inizio, il medicinale funzioni. Un post su Facebook mostra il bimbo che dorme tranquillo: “Il riposo del nostro eroe dopo i primi 10 giorni continuativi a casa nel 2019”.
Ma la tregua dura pochissimo, l’inferno è dietro l’angolo, la febbre riprende a impossessarsi del corpicino di Gabry, e tutti si rendono conto che è urgente la ricerca del donatore.
Scatta la catena di solidarietà, Gabriele lotta come un leone e su Facebook si posta una pagina che è un omaggio alla resilienza di questo frugoletto: ‘Gabry little hero’. In molte piazze d’Italia (da Vigevano a Lecce, da Viterbo a Napoli) si aprono gazebo, a cui bussano migliaia di donatori.

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