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Omicidio Vangeli nel Vibonese, i fratelli Prostamo restano in carcere

Ad entrambi viene contestato il reato di omicidio e soppressione di cadavere con l'aggravante del metodo mafioso

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Restano in carcere Antonio e Giuseppe Prostamo, i due fratelli accusati dell’omicidio di Francesco Vangeli, scomparso nella notte tra il 9 e il 10 ottobre dello scorso anno da Scaliti di Filandari, nel Vibonese e mai più ritrovato: lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Catanzaro che non ha modificato la misura nei confronti degli indagati. Ai due, a fine luglio, è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Giudice delle indagini preliminari distrettuale, Paolo Mariotti. Da qui è nata la richiesta da parte degli avvocati per la ridefinizione della misura. Secondo l’accusa, i fratelli avrebbero trasportato la vittima con un veicolo sulle rive del fiume Mesima e poi li lo avrebbero gettato. Ai due viene contestata l’aggravante della metodologia mafiosa per i reati di omicidio e soppressione di cadavere, realizzata nel dare alle fiamme la Ford Fiesta con la quale Francesco Vangeli aveva raggiunto la sera del 9 ottobre 2018 l’abitazione di Giuseppe Prostamo a San Giovanni di Mileto.

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