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Scarichi fognari a mare, scatta il divieto di balneazione in una spiaggia del Vibonese

Riscontrata un'affluenza di acqua putrida e dall'olezzo inconfondibile che dal torrente, dove l'impianto di depurazione scarica acque depurate, si riversava in mare

Joppolo-mare

Nella mattinata di ieri il sindaco di Joppolo, Carmelo Mazza, ha emesso, in via precauzionale e nelle more delle attività di accertamento e individuazione “della reale causa dell’anomala situazione”, ordinanza di divieto temporaneo di balneazione nel tratto di mare antistante la foce del torrente “La Morte”.

Una decisione, per come riportata la “Gazzetta del Sud”, resasi necessaria considerando che, martedì, si era riscontrata un’affluenza di acqua putrida e dall’olezzo inconfondibile che dal torrente, dove l’impianto di depurazione scarica acque depurate, si riversava in mare. Situazione per la quale, su segnalazione dei consiglieri di minoranza, sono giunti sul posto il Noe insieme ai forestali di Spilinga, i carabinieri della locale Stazione e la Guardia Costiera i quali hanno effettuato un sopralluogo nell’impianto di zona “Ventura” acquisendo e prendendo contezza della situazione.

A fine giornata gli stessi avrebbero impartito una serie di prescrizioni al Comune, con i Carabinieri che dovranno proseguire i loro costanti controlli. Il divieto, quindi, si protrarrà fino alle opportune attività di monitoraggio delle acque di balneazione. Intanto, nel torrente il flusso nero è inarrestabile.

Il tutto sembra essere iniziato il 5 agosto quando, la ditta incaricata del servizio di depurazione e stazioni di sollevamento avrebbe comunicato, senza alcun preavviso, la consegna di impianto e chiavi, lamentando di non essere stata retribuita da giugno 2018. Il Comune, successivamente, faceva sapere di avere versato ulteriori 17mila euro, fermo restando che una parte di arretrato continuava a restare.

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