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Applausi, fischi e black out all’impianto audio per Salvini a Soverato: “Mandiamo via chi ha distrutto la Calabria”

Il comizio del leader della Lega interrotto per un danneggiamento all'impianto. La Polizia ha già identificato il responsabile

Momenti di tensione sabato sera durante il comizio di Matteo Salvini a Soverato, in provincia di Catanzaro. Centinaia di manifestanti hanno cercato di avvicinarsi al palco, allestito sul lungomare cittadino per l’intervento del leader leghista. L’intervento delle forze dell’ordine, in tenuta antisommossa, ha evitato il contatto con i sostenitori del vicepremier.

Fuori programma. Un improvviso blackout ha poi costretto il ministro dell'Interno Matteo Salvini ad interrompere temporaneamente il comizio a Soverato. I contestatori ne hanno approfittato per far sentire ancora più forte le loro grida. Alla ripresa, Salvini ha detto che un "cretino ha danneggiato l'impianto audio ed è stato bloccato e identificato" dalle forze dell'ordine. "Se questo è il modo di agire dei nostri contestatori è evidente che abbiamo già vinto. D’altronde, dopo aver bloccato gli sbarchi, aspetto di chiudere un po' di campi rom e centri sociali in Italia e anche da queste parti. Contributo alla specie umana zero - ha detto il leader del Carroccio - da campi rom e centri sociali". L'autore del danneggiamento sarebbe stato sorpreso in flagranza dalla polizia. Il giovane, ha spiegato il questore di Catanzaro Amalia Di Ruocco, è stato trattenuto il tempo necessario per l'identificazione e sarà poi denunciato in stato di libertà.




Salvini e le Regionali. "Se abbiamo i nomi dei candidati che guideranno la Calabria? I nomi non ce li abbiamo, ma abbiamo già la squadra, il programma e le idee in testa per far sì che questa regione torni ad essere laboriosa e orgogliosa. I nomi verranno dopo". Così il leader della Lega Matteo Salvini sul tema delle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale della Calabria. Il ministro dell'Interno è stato fortemente contestato da un centinaio di manifestanti che hanno proferito all'indirizzo di Salvini fischi e urla, da "buffone" a "vattene". Anche alcune bandiere del Movimento 5 Stelle tra i contestatori. "Chi è qua a contestare dov'era prima con la sinistra che per anni ha rubato i soldi dei calabresi non facendo niente, non facendo strade, ferrovie, ospedali? Evidentemente è più comodo pensare sia colpa di qualcun altro. Noi ci stiamo mettendo l'anima - ha aggiunto - per dare un futuro a 60 milioni di italiani e permettere anche a migliaia di donne calabresi, che per una pessima politica ogni anno devono andare a farsi curare in altre regioni, di rimanere qua a farsi curare in ospedali decenti, con strade decenti, scuole decenti, università decenti. Chi fischia evidentemente non ha problema di liste d'attesa, non fa la statale 106 che non è degna di un paese civile. Dove sono finiti i soldi della Regione, invece di investire in strade, scuole e ospedali? L'abbiamo visto nelle ultime settimane dove sono finiti".

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