Politica

Elezioni regionali, partita a scacchi tra Censore e Mirabello nel Pd con l’incognita Lo Schiavo

Il consigliere regionale uscente potrebbe schierarsi a fianco di Oliverio, ma non si esclude neppure un accordo tra i due esponenti dem del Vibonese

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Situazione fluida per usare un eufemismo, all’interno del Partito democratico e del centrosinistra in vista delle prossime elezioni regionali. Il consigliere regionale Michelangelo non esclude una propria ricandidatura. Se in corsa ci fosse il governatore Oliverio, potrebbe andare a schierarsi a sostegno del governatore in posizione distinta da Brunello Censore, l’ex parlamentare, con ancora molti circoli in mano, pronto anch’egli a rigettarsi nella mischia, sostenuto nel capoluogo dal gruppo che fa capo all’attuale portabandiera dem in Consiglio comunale Stefano Luciano. Insomma, Mirabello e Censore rischiano di trovarsi entrambi in lizza per palazzo Campanella, cinque anni dopo la storica vittoria su De Nisi che nel frattempo ha pensato di lasciare un Pd in macerie dopo il tracollo alle politiche seguito da quello alle amministrative.

Potrebbe finire in un ipotetico terzo polo, un’area civica che si andrebbe a frapporre tra le due principali coalizioni, invece, Antonio Lo Schiavo. Il Partito democratico ha preferito ancora una volta fare a meno di lui, ma l’ex candidato del centrosinistra alle comunali del 2015 non intende abbandonare il campo. E guarda con attenzione a tutte le possibili formazioni civiche, orientate verso l’area riformista, per capire bene dove collocarsi. Di certo, Lo Schiavo punta a recitare il ruolo di anti-Censore ed a questo punto anche di anti-Luciano nell’ambito della coalizione progressista. E mira a coinvolgere pezzi di società civile per costruire un progetto alternativo al centrodestra ma anche ai dem. Impresa certamente non semplice, ma neanche impossibile in una competizione che si preannuncia densa di sorprese. Tra gli (ex ?) Pd, una posizione definita l’ha assunta anche il sindaco di Pizzo Gianluca Callipo che si è detto pronto a sostenere la candidatura di Mario Occhiuto: non è chiaro, però, se l’ex renziano intenda puntare al consiglio regionale o ad altre postazioni.

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