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Lettera aperta al sindaco di Zaccanopoli: “Il paese è abbandonato a se stesso”

Il primo cittadino Pasquale Caparra invitato a dimettersi per "il bene della sua comunità" e a chiedere scusa agli amministrati

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Non mi rivolgerò a lei con l’appellativo di cortesia, tipo signor Sindaco, con le iniziali maiuscole, no. Non lo farò per mancanza di rispetto nei suoi confronti, e come persona e come sindaco. Ha portato questo piccolo paese allo sfascio totale. Sapere che Zaccanopoli, è in dissesto economico, perché è risaputo da tutti, è vergognoso, è la presa di coscienza della sua incapacità ad amministrare. In genere i piccoli paesi, il nostro poi con meno mille abitanti, dovrebbero diventare un fiore all’occhiello da parte di chi li amministra, proprio perché piccoli.

Lei ha dimostrato di non aver assolutamente a cuore gli interessi dei cittadini che l’hanno votata, come la sottoscritta, con le sue promesse di arlecchino. Oggi il paese versa in uno stato di degrado fino all’inverosimile e peggiora di anno in anno. Lei non ha fatto valutazione alcuna sui problemi o sui bisogni dei cittadini zaccanopolesi. Faccio gli esempi primari, per le altre cose non entro in merito. Sa fare solo le sue comparse con la fascia di primo cittadino alle processioni che vengono svolte in caso di feste religiose; ma mi creda, ultimamente, in queste occasioni quando la si guarda, si osserva un omino piccolo, piccolo, come a dire che quella sua presenza è perfettamente inutile, insignificante. Ogni sindaco dovrebbe applicare un codice etico nell’amministrare un paese. Non mi risulta lei lo abbia adottato. Negli anni ha manifestato ampiamente l’incapacità di mettere a fuoco le risorse del Paese che avrebbero potuto farlo crescere, lei invece lo ha affossato.

Zaccanopoli, oggi, grazie a lei, sembra un paese del Terzo Mondo. Tanti i problemi, quanto tante le incapacità a risolverli. Il problema dell’acqua ad esempio; è da anni che l’acqua è sempre sporca e per questo motivo si possono prendere svariate infezioni. Un campetto sportivo che lei ha trasformato in discarica per i rifiuti, discarica che tra l’altro si trova in Paese e non fuori. E lo sa sindaco che i rifiuti che evaporano per giorni nell’aria possono causare i tumori? Non posso credere che lei non sia a conoscenza di questo. Ha fatto qualcosa? Non mi risulta. Quindi anche qui, non ha pensato ai suoi cittadini, quelli che l’hanno votata e quelli che non lo hanno fatto, perché ogni sindaco ha dei doveri ben precisi nei confronti di tutti i cittadini. Da anni ormai, ogni estate siamo infestati da insetti. Non mi pare lei abbia pensato alla disinfestazione, forse una tantum, ma senza avvertire i cittadini. Se poi li ha avvertiti con annunci su manifesti e tali manifesti li ha messi in posti non visibili a tutti, anche qui ha sbagliato. E le strade? Cosa dire delle strade, della sporcizia che si trova? Giorni fa sono uscita per una passeggiata, non sono andata in campagna, ma sulla strada normale, girando l’angolo del centro del Paese, pensavo di rilassarmi, mi sono dovuta spostare per un attimo sul ciglio della stessa perché transitava una macchina; ho sentito un odore violento da far vomitare e mi sono sentita punta da qualche insetto all’altezza della caviglia; spostandomi, involontariamente avevo messo il piede su un gatto morto, putrido, che evidentemente si trovava lì da chissà quanto tempo pieno zeppo di insetti. E non dovrebbe essere lei a decidere come e dove pulire le strade? E poi il cimitero. Non ho mai visto un cimitero in quelle condizioni. Una mancanza di rispetto verso i propri cari e questo è vergognoso, perché i lavori, (anche se non si sa quali lavori volesse lei fare) sono iniziati da anni, ma invece di riparare ha rotto tutto, ha messo tutto sotto sopra e quindi, oltre alla mancanza di rispetto per i propri cari, come ho già detto sopra, anche la possibilità che qualcuno cada e si faccia male. Ma a lei evidentemente gliene importa poco, veramente poco.Lei sa bene che l’art. 70 del T.U. sugli Enti Locali, dà facoltà ai cittadini di pretendere che i sindaci decadono se non attuano l’art. 8 della Legge 267/2000.

L’applicazione di tale Legge consente ai cittadini di partecipare attivamente alla vita del proprio Comune, e, soprattutto di evitare che decisioni importanti vengano presi in pochi soprattutto in settori strategici di una Comunità, come ad esempio i rifiuti, l’urbanistica, gli inceneritori e quant’altro.

L’art. 8 è stato creato proprio per la partecipazione popolare e cita quanto segue: “ i comuni valorizzano le libere forme associative e promuovono organismi di partecipazione popolare all’ Amministrazione locale. Nel procedimento relativo all’adozione di atti che incidono su situazioni giuridiche soggettive, devono essere previste forme di partecipazione degli interessati secondo le modalità stabilite dallo Statuto, nell’osservanza dei principi stabiliti dalla Legge 7 agosto 1990 n. 241. Nello Statuto devono essere previste forme di consultazione della popolazione, nonché procedure per l’ammissione di istanze, petizioni e proposte di cittadini singoli o associati dirette a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi e, devono essere altresì determinate le garanzie per il loro tempestivo esame. Lei, sindaco, ha mai interpellato in tutti questi anni i cittadini per alcuni lavori fatti? Noi siamo stati sempre all’oscuro di tutto e l’oscuramento delle principali regole democratiche è il primo passo verso la mancata partecipazione dei cittadini che hanno pienamente titolo a conoscere e partecipare alle scelte o alle soluzioni del paese. Sappi sindaco che ho trattato pochi, pochissimi argomenti, perché l’elenco sarebbe troppo lungo. Come cittadina di questo Paese, mi vergogno di essere rappresentata da uno come lei, il cui operato è stato l’operato del nulla.

Faccia una cosa: chieda scusa a noi tutti e si dimetta. Non ci saranno scuse alcune, perché gli errori sono stati troppi, ma almeno eviterà di continuare a farne altri sempre che ci sia qualcuno disposto a prendere il suo posto per riavvolgere il gomitolo di lana che lei ha irreparabilmente aggrovigliato.
Dottoressa Costa Andreina

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