Cultura & spettacolo

Torna il “Mediterranean food&Art Festival” di Stefanaconi e allarga i propri orizzonti

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“Una nuova idea di sviluppo del territorio in grado di coniugare cultura, enogastronomia, arte e musica e di proiettare, quindi, i nostri borghi nelle dinamiche relazionali e produttive euro mediterranee”. Queste le linee guida dell’evento “Mediterranean food & Art Festival”, ideato e promosso dal Comune di Stefanaconi che, quest’anno, in vista della seconda edizione che si terrà il 26, 27 e 28 di settembre, vedrà coinvolti anche l’Istituto Alberghiero, il Conservatorio “Fausto Torrefranca” e la Provincia di Vibo Valentia. «Al centro dell’evento, per certi versi unico nel suo genere, – ha evidenziato il presidente della Provincia di Vibo Valentia nonché sindaco di Stefanaconi, Salvatore Solano – vi sono il gusto e la genuinità del nostro cibo, i sapori delle antiche ricette della nostra cucina, la qualità della produzione agroalimentare ed enogastronomica e la nostra innata cultura dell’accoglienza e dell’ospitalità. L’iniziativa, inoltre, ha nelle sue idee cardine la riqualificazione degli stessi borghi, attraverso una visione innovativa e moderna degli spazi, sia dal punto di vista urbanistico che architettonico. Innovazioni che, comunque, ne preserveranno il profilo storico-identitario e si inseriscono nel progetto Il Mediterraneo nel Borgo».

In un’ottica sinergica l’iniziativa intende, dunque, promuovere lo sviluppo del territorio puntando sulle grandi potenzialità della cultura identitaria insita nello stesso. Da qui il protocollo d’intesa con due centri d’eccellenza della nostra provincia quali sono l’Istituto Alberghiero di Vibo Valentia e il Conservatorio “Fausto Torrefranca”, al fine di una contaminazione culturale che faccia sì che vengano condivise conoscenze e competenze. L’Istituto Alberghiero, in particolare, metterà a disposizione le proprie professionalità nell’organizzazione e nella realizzazione dell’evento. «Fornirà i propri studi sulle materie prime del nostro patrimonio agroalimentare, sulle tecniche di riutilizzo degli scarti delle lavorazioni. Approfondirà i temi delle cotture speciali, degli strumenti tecnologicamente innovativi e della gestione della cucina. Metterà, inoltre, a disposizione il proprio know-how sull’accoglienza e il servizio in sala nonché sulla costruzione della cantina e la relativa proposta dei vini, con l’intento di contribuire alla formazione delle figure professionali di riferimento i questo settore così delicato e strategico», hanno evidenziato al riguardo il dirigente dell’Alberghiero, Pasquale Barbuto e il docente Fausto Raniti. 

La partecipazione del Conservatorio Torrefranca, invece, «si articolerà in una serie di attività performative utili da un lato alla diffusione della cultura musicale sul territorio e dall’altro alla verifica e al monitoraggio delle competenze acquisite dagli studenti del Conservatorio che, in collaborazione con l’Istituto Alberghiero di Vibo Valentia, elaboreranno programmi musicali da associare alla realizzazione di preparati gastronomici da parte degli alunni e maestri chef dell’alberghiero», hanno asserito, tra le altre cose, il presidente del Conservatorio, Francesco Vinci e il direttore Francescantonio Pollice.

Nel corso della manifestazione «all’interno della quale è anche inserita, in chiave innovativa e secondo i dettami della dieta mediterranea, la Sagra del pane di Stefanaconi, giunta ormai alla 27esima edizione» – ha messo in risalto il vicesindaco di Stefanaconi, Fortunato Cugliari, vi saranno, inoltre, concerti di musicisti provenienti anche dai paesi dell’area mediterranea, spettacoli con artisti di strada, il concorso letterario di poesia “Mediterraneo da scoprire” e “I Giochi del Mediterraneo”.
«Il “Mediterranean Food & Art Festival” è un evento che ambisce a diventare itinerante. Partendo dal nostro territorio – ha spiegato il presidente Solano – intendiamo nel tempo coinvolgere altre regioni d’Italia, per poi raggiungere i Paesi del mediterraneo. Ogni realtà territoriale potrà parteciparvi con i propri prodotti tipici. L’idea è quella di far incontrare e interagire le diverse tradizioni culinarie ed enogastronomiche di tutti quei borghi che hanno come minimo comune denominatore la cultura mediterranea. Cultura – ha, infine, sottolineato Solano – che va riscoperta, valorizzata e incanalata in virtuose dinamiche di sviluppo e di crescita di piccoli territori dalle grandi potenzialità quali il nostro».

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