L’allarme dell’Arpacal: “In Calabria la plastica invade i nostri mari e le nostre spiagge”

I punti di monitoraggio sono stati individuati nella Foce del fiume Crati (Cassano Ionio), a Crotone, Catanzaro-Borgia, Gioia Tauro, Vibo Marina e Cetraro

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Anche in Calabria la plastica invade i nostri mari e le nostre spiagge. E’ il grido d’allarme lanciato nel corso del workshop #IoSonoMare che si è tenuto ieri a Catanzaro e organizzato dal Ministero dell’Ambiente con Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria) e ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) nell’ambito dell’omonima campagna nazionale di divulgazione dei risultati dell’attività in Italia della Direttiva UE “Marine Strategy”.

Uno dei descrittori qualitativi previsti dal programma della Direttiva Marine Strategy – che come noto si pone l’obiettivo di conseguire o mantenere un Buono Stato Ecologico dell’ambiente marino di tutti gli Stati membri dell’UE entro il 2020 – è infatti quello dei rifiuti marini, in cui vengono monitorati i rifiuti marini spiaggiati (numero oggetti/100 m), i flottanti (numero oggetti/ Km2), i rifiuti sul fondo (numero oggetti/ Km2 ), i microrifiuti (