Politica

Liceo scientifico Vibo, si avvicina lo sgombero dei locali. Ed arrivano le prime reazioni politiche

Sulla questione intervengono il consigliere comunale del Partito democratico Alfredo Lo Bianco e il segretario provinciale del Partito socialista Gianmaria Lebrino

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Lo sfratto del liceo scientifico Berto dalla struttura che lo ospita finisce per svegliare anche la classe politica. Ed è il Partito democratico ad alzare la voce con il consigliere comunale ed ex presidente della Provincia Alfredo Lo Bianco. “La questione del Liceo scientifico Berto, che rischia domani mattina di essere “diviso” in due tronconi con trasferimento di parte degli studenti, docenti e personale ATA fino ad oggi ospitati a Palazzo Soriano, presso l’Istituto statale per geometri – scrive Lo Bianco – non può lasciare indifferenti le forze politiche del territorio, che hanno il dovere di agire sempre e comunque per tutelare gli interessi di natura generale. E’ di tutta evidenza che la destrutturazione di un liceo importante della città, rappresenta un colpo inaccettabile per l’intera comunità, che porterebbe come conseguenza un depotenziamento complessivo di un’istituzione scolastica che diversamente, deve essere valorizzata per la funzione educativa e formativa che esercita sul territorio.
Rivolgo pertanto, nella qualità di consigliere comunale del PD e di ex Presidente della Provincia di Vibo Valentia, un appello al Presidente della Provincia Solano, affinché si adoperi, senza indugio, a scongiurare la decomposizione del Liceo Scientifico, superando attraverso strade giuridicamente sostenibili, i cavilli burocratici e dimostrando con ciò, fattivamente, che attraverso la volontà politica si possono tracciare strade virtuose nell’interesse di un territorio troppo spesso dimenticato proprio dalle istituzioni”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il segretario del Partito socialista Gianmaria Lebrino. ” Si tratta della scuola con più alunni di tutta l’intera provincia – aggiunge-. Un vanto , una scuola che forma alunni di qualità , un pilastro dell’istruzione cittadina e provinciale. Sarebbe un duro colpo se lo sfratto prendesse forma definitivamente , mi auguro che il presidente della provincia (che fino ad oggi forse è stato distratto ) convochi un tavolo chiedendo l’aiuto del prefetto per mediare con la proprietà dell’immobile. Cercando di guadagnare tempo prezioso che permetta la preparazione di un piano b , per dare all’istituto l’adeguata collocazione”.

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